MILANO – Negli ultimi anni la tecnologia applicata alle nuove scoperte della medicina ha dato via ad una nuova frontiera dei servizi a disposizione dei pazienti, che permettono di accedere a programmi personalizzati, oltre ad un maggior controllo dei medici sulle terapie. È nato così ModuLife, una soluzione innovativa che si basa sulla Dieta ad Esclusione per la Malattia di Crohn (CDED), un’opzione terapeutica clinicamente testata, che consiste nell’evitare l’assunzione di certi tipi di alimenti e che ha dato risultati decisamente incoraggianti per il trattamento di questa condizione123.
Infatti, per chi ha la Malattia di Crohn – una patologia cronica del tratto intestinale ancora poco conosciuta, che in Italia colpisce 150.000 persone, soprattutto giovani tra i 18 e 35 anni – la nutrizione gioca un ruolo di primaria importanza, perché permette di tenere sotto controllo i meccanismi infiammatori alla base della patologia. La piattaforma ModuLife è stata pensata per portare a termine con successo il percorso della Dieta di Esclusione (CDED), aiutare a tenere un diario alimentare e accedere a contenuti educativi sull’alimentazione, mentre i professionisti sanitari riescono a monitorare facilmente i loro progressi.
“Rispetto ad una Nutrizione Enterale Esclusiva (che consiste in pratica in una dieta esclusivamente liquida), che spesso i giovani pazienti non riescono a portare a termine per la difficoltà di assumere sempre lo stesso alimento, uno dei grandi vantaggi della CDED è di migliorare l’adesione alla terapia dietetica sia da parte dei giovani pazienti, che delle loro famiglie – ha dichiarato il Prof. Paolo Lionetti, Direttore Responsabile S.O.C. Gastroenterologia e Nutrizione, Ospedale Meyer di Firenze e Presidente della Società Italiana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica (SIGENP), che ha partecipato al XXVII Congresso Nazionale SIGENP “Certezze e controversie” – “Inoltre, può essere ripresa nel corso degli anni ed è una opzione in più da giocarsi anche nelle forme refrattarie, essendo priva di effetti collaterali. Grazie alla digitalizzazione al servizio della medicina anche la gestione della CDED oggi è più semplice sia per noi professionisti sanitari, che possiamo seguire al meglio i giovani pazienti, sia per questi ultimi che, a causa delle scelte alimentari, potrebbero riscontrare forti impatti nella vita di tutti i giorni”.
Una soluzione digitale per medici e pazienti
Progettato da Nestlé Health Science, leader nel proporre soluzioni nutrizionali innovative, ModuLife può essere prescritta dal medico e poi scaricata come App su Apple Store e Google Play per chi soffre della Malattia di Crohn. Grazie a un’interfaccia intuitiva e semplice, permette al paziente di creare il proprio profilo, dove registrare l’attività fisica, il peso, l’assunzione giornaliera di alimenti, e fissare ulteriori obiettivi di benessere. Infatti, chi segue la CDED, dovendo evitare certi tipi alimenti, può beneficiare di un supporto dietetico oltre che tecnico-pratico disponibile 24 ore su 24, 7 giorni su 7, per tutte le 13 settimane della CDED e durante il suo mantenimento. Inoltre, si possono trovare una serie di informazioni utili, articoli, ricette e piani alimentari compatibili con la Dieta e partecipare a sondaggi ed eventi sulla nutrizione.
Dall’altra parte, ModuLife è pensata per permettere ai professionisti sanitari di monitorare l’aderenza alla dieta e il benessere quotidiano, oltre a offrire corsi di formazione con moduli di e-learning dedicati per diventare ModuLife Expert. Infatti, una volta diventati esperti Modulife, i medici curanti possono mettersi al servizio dei pazienti, che, attraverso un database, possono contattarli tramite una chat dedicata per consigli e suggerimenti.
La CDED
Frutto delle ricerche innovative svolte nel campo della gastroenterologia pediatrica dal Professor Arie Levine della Tel Aviv University, la Crohn Disease Exclusion Diet (CDED) è strutturata in 3 fasi che abbinano una percentuale di Nutrizione Enterale Parziale (liquida), a una dieta con veri alimenti, aggiunti nel corso delle 13 settimane. L’obiettivo della CDED è proprio quello di modificare il microbiota (l’insieme dei microrganismi presenti nell’intestino) in senso favorevole ed eliminare componenti della dieta che potrebbero essere causa di infiammazione intestinale, con possibili conseguenti riacutizzazioni della malattia, introducendo alcuni alimenti obbligatori come pollo, patate, mele e pere ed eliminando dalla tavola di gli alimenti confezionati, le bevande zuccherate, i latticini, la carne rossa.
I benefici del programma nutrizionale
Con l’aiuto di ModuLife, l’educazione alimentare e il monitoraggio del medico specialista diventano, quindi, più immediati e accessibili, per far sì che i pazienti che scelgono di seguire la CDED la portino a compimento con successo e la mantengano nel tempo. In questo modo si evitano così disturbi da alimentazione incontrollata (binge eating) con gli alimenti esclusi o altri alimenti con nutrienti, che si potrebbero rivelare dannosi per il benessere e la salute delle persone con Malattia di Crohn.