ROMA – E’ stata appena pubblicata dal Censis, il nuovo ranking annuale degli atenei pubblici e privati in Italia. La radiografia che ne fa l’istituto di analisi socio-demografiche vede la crescita delle immatricolazioni. Per il quarto anno consecutivo, infatti, nell’anno accademico 2017-2018 si è registrato un aumento delle immatricolazioni (+1,3% rispetto all’anno accademico precedente). L’istruzione universitaria è stata scelta dal 47% dei giovani. Sono i gruppi disciplinari economico e ingegneria industriale e dell’informazione ad assorbire le quote più alte di immatricolati (rispettivamente, il 15,5% e il 12,5%).Il dato che balza agli occhi, tuttavia, è che non vi è omogeneità sul territorio. Sono aumentati gli immatricolati negli atenei del Nord (Nord-Ovest +3,2% e Nord-Est +4,1%), mentre sono diminuiti quelli degli atenei del Centro (-1,2%) e del Sud (-0,1%). La flessione negli atenei del Mezzogiorno si inquadra all’interno di un fenomeno tradizionale: la elevata percentuale di studenti meridionali in mobilità extra-regionale. Nell’ultimo anno più del 23% è andato a studiare in una regione diversa da quella di residenza, a fronte dell’8,5% dei colleghi settentrionali e del 10,8% di quelli residenti nelle regioni centrali.In controtendenza al dato delle migrazioni e del calo di iscrizioni al Sud, c’è l’ateneo della Basilicata. Qui, nell’anno accademico 2018-2019 le immatricolazioni sono state 1.149 con un aumento del 10,27% rispetto all’anno precedente. Un dato che porterebbe l’ateneo lucano tra i dieci in Italia con la migliore percentuale migliore di incremento delle iscrizioni. “Siamo molto soddisfatti di questo dato – ha spiegato la Rettrice dell’Unibas, Aurelia Sole – in quanto premia gli sforzi fatti dall’università in termini di offerta didattica e di attrattività”.Tra i plus dell’Università lucana ci sono i tre corsi che prevedono il rilascio del doppio titolo con atenei stranieri: Operatore dei beni culturali con la Sorbona di Parigi, Archeologia e Storia dell’arte con l’Ecole Pratique de Haute Studes di Parigi e Scienze e tecnologie Alimentari con l’Universidad de la Extremadura (Spagna), e un corso interamente internazionale sulle Gestione Sostenibile e la qualità alimentare (Edamus).