(PRIMAPRESS) – ROMA – Al Mise, la lettera inviata da Atlantia In cui si parla della “situazione di incertezza” sulla concessione di Autostrade per l’Italia, messa in relazione al piano di rilancio di Alitalia, è apparsa come una forma di ricatto che ha indispettito il ministro Stefano Patuanelli.I fatti sono questi: Atlantia che è nella cordata per la nuova Alitalia, ha evidenziato nella nota inviata al ministro, tutte le sue perplessità di un suo intervento perdurando lo stato di incertezza sul rinnovo delle concessioni ad Autostrade per l’Italia (Gruppo Atlantia) dopo il crollo del ponte Morandi.Nella missiva di due pagine Atlantia esordisce con pesanti critiche al piano industriale Alitalia predisposto dai partner, Fs e Delta. Per il termine del 15 ottobre, data ultima per l’offerta su Alitalia, Atlantia dice al ministro: «Per non sarà per noi possibile aderire all’auspicato consorzio che formulerebbe l’eventuale offerta formale stanti, tra l’altro, le rilevantissime tematiche di contesto tuttora non risolte”. La lettera è firmata dal presidente di Atlantia Fabio Cerchiai e dal neodirettore generale Giancarlo Guenzi, nominato il 17 settembre quando si è dimesso l’ad, Giovanni Castellucci, il quale aveva escluso che la partecipazione al salvataggio di Alitalia fosse un baratto per avere salva la redditizia concessione su 3mila km di autostrade. Adesso per la prima volta in sede ufficiale Atlantia ammette il collegamento tra i due dossier. E solo ora critica il piano industriale di Alitalia. – (PRIMAPRESS)