(PRIMAPRESS) – BAGDAD – Circa l’attentato esplosivo contro militari italiani nel Kurdistan iracheno che ha causato cinque i feriti, l’ambasciatore italiano a Bagdad, Bruno Antonio Pasquinata riferito che dei tre feriti gravi, uno ha riportato un’emorragia interna; un altro ha perso alcune dita di un piede e il terzo ha gravissime lesioni a entrambe le gambe obbligando i medici ad amputare uno degli arti. Gli altri due militari coinvolti nell’esplosione, invece, hanno riportato solo lesioni minori. “Non ci sono evidenze che l’attacco fosse rivolto ai militari italiani” ha riferito il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. Nelle prossime ore si tenterà di capire la natura dell’attacco.L’attentato è avvenuto intorno alle 11 locali nella zona tra Kirkuk, quando un Ied, un ordigno esplosivo rudimentale, è detonato al passaggio di un team misto di Forze speciali italiane in Iraq. A essere coinvolti sono stati i commandos della task force presente in quell’area, che stava rientrando da un’attività di supporto a una unità di forze speciali dei Peshmerga svolta nell’area di Suleymania. Si tratta di attività di addestramento (“mentoring and training”) in favore delle forze di sicurezza irachene impegnate nella lotta all’Isis. I cinque militari sono stati subito soccorsi con elicotteri USA facenti parte della coalizione e trasportati in un ospedale “Role 3”. I militari appartengono alle Forze Speciali italiane del nono reggimento Col Moschin dell’Esercito e al Goi, Gruppo operativo incursori Comsubin della Marina militare. Il Nono Reggimento d’assalto paracadutisti “Col Moschin” è l’unico reparto Incursori delle Forze speciali dell’Esercito.
Fatalità del caso, tra pochi giorni, due per l’esattezza, ricorre il sedicesimo anniversario dell’attentato di Nassiriya, che provocò 28 morti, diciannove italiani e nove iracheni. – (PRIMAPRESS)