New mailMILANO – Bain & Company ha inaugurato, nei propri uffici a Milano, un Digital Innovation Hub di 700 mq, spazio dedicato alla contaminazione tra giovani imprenditori, startup e gli oltre 200 clienti della società, appartenenti a tutti i settori merceologici. La nascita dell’hub ha il duplice obiettivo di assumere professionalità, a completamento dell’offerta di Bain per i propri clienti, e creare un luogo fisico di scambio per startup e business.
MILANO – Bain & Company ha inaugurato, nei propri uffici a Milano, un Digital Innovation Hub di 700 mq, spazio dedicato alla contaminazione tra giovani imprenditori, startup e gli oltre 200 clienti della società, appartenenti a tutti i settori merceologici. La nascita dell’hub ha il duplice obiettivo di assumere professionalità, a completamento dell’offerta di Bain per i propri clienti, e creare un luogo fisico di scambio per startup e business.
Il lancio del Digital Innovation Hub è dunque la risposta concreta della società di consulenza alle richieste di affiancare alla parte di raccomandazioni teoriche in tema di digital transformation anche l’implementazione pratica. “Il Digital Innovation Hub non sarà solo il punto riferimento in termini digitali per l’Italia, ma anche il nucleo dell’impegno del Gruppo su questo fronte nell’Europa mediterranea. Lo spazio, che si propone come centro di eccellenza per i servizi digitali, andrà ad integrare, con sviluppo di soluzioni ad hoc, app e prototipizzazione, la vasta offerta di Bain ai suoi clienti” spiega Domenico Azzarello, Managing Partner EMEA di Bain & Company. “Il digitale offre al mercato e ai nostri clienti grandi opportunità e altrettante sfide” – continua il manager – “che noi vogliamo cogliere con un approccio distintivo: attraverso un ecosistema di partner specializzati e selezionati e avendo integrato il digital nel nostro modo di lavorare a tutti i livelli. Già il 50% dei progetti che sviluppiamo integrano il digital nelle nostre raccomandazioni strategiche e ci aspettiamo che, tempo due anni, questi arriveranno alla maggioranza”.
Questa scelta è coerente con i trend che stanno emergendo a livello globale trasversalmente a tutte le aree legate al digitale: il numero di aziende in espansione su tecnologie di automazione è destinato a raddoppiare nei prossimi due anni (e il Covid-19 accelererà quasi certamente questa previsione). I leader delle industrie ad alta intensità di capitale stanno iniziando a riconoscere il potere di incorporare tecnologie digitali. Dall’inizio della pandemia, oltre il 40% delle grandi aziende ha tagliato – seppur in misura differente – il budget dedicato all’IT e circa il 20% ha ridotto gli investimenti in sicurezza informatica. Allo stesso tempo, circa il 70% delle aziende ha sviluppato le modalità work from home, facendo spesso affidamento su dispositivi soggetti a vulnerabilità.
“L’Italia, in particolare, era molto indietro rispetto ad altre realtà globali in termini digitali. Il lockdown ha forzato il Paese a compiere un enorme balzo in avanti. Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare. Per questo, perchè ci crediamo e vogliamo investire sul futuro, abbiamo compiuto un ulteriore sforzo d’investimento, lanciando un progetto che si inserisce in un contesto più ampio di spinta verso il digitale, in cui Bain in Italia ha già previsto, all’interno della propria struttura aziendale, di accrescere il team di consulenti specializzati nel digitale di altri 40-50 persone nel prossimo anno e di implementare un programma di acquisizioni mirate di player specializzati, oltre ad aver lanciato una serie di eventi focalizzati sul tema, coinvolgendo ad oggi già più di 50 start up del Bain Italy Open Innovation Ecosystem”, aggiunge Roberto Prioreschi, Managing director per Bain Italia.
“L’area ricerca e sviluppo rappresenta un ingranaggio fondamentale per ogni azienda, che richiede investimenti importanti. La creazione dell’Innovation Hub ha anche l’obiettivo di favorire lo sviluppo di competenze trasversali e la contaminazione positiva con il mindset innovativo delle start up che sfidi e rafforzi la nostra offerta consulenziale “conclude Emanuele Veratti, Partner di Bain & Company e Leader della Digital Practice.
Il lancio del Digital Innovation Hub è dunque la risposta concreta della società di consulenza alle richieste di affiancare alla parte di raccomandazioni teoriche in tema di digital transformation anche l’implementazione pratica. “Il Digital Innovation Hub non sarà solo il punto riferimento in termini digitali per l’Italia, ma anche il nucleo dell’impegno del Gruppo su questo fronte nell’Europa mediterranea. Lo spazio, che si propone come centro di eccellenza per i servizi digitali, andrà ad integrare, con sviluppo di soluzioni ad hoc, app e prototipizzazione, la vasta offerta di Bain ai suoi clienti” spiega Domenico Azzarello, Managing Partner EMEA di Bain & Company. “Il digitale offre al mercato e ai nostri clienti grandi opportunità e altrettante sfide” – continua il manager – “che noi vogliamo cogliere con un approccio distintivo: attraverso un ecosistema di partner specializzati e selezionati e avendo integrato il digital nel nostro modo di lavorare a tutti i livelli. Già il 50% dei progetti che sviluppiamo integrano il digital nelle nostre raccomandazioni strategiche e ci aspettiamo che, tempo due anni, questi arriveranno alla maggioranza”.
Questa scelta è coerente con i trend che stanno emergendo a livello globale trasversalmente a tutte le aree legate al digitale: il numero di aziende in espansione su tecnologie di automazione è destinato a raddoppiare nei prossimi due anni (e il Covid-19 accelererà quasi certamente questa previsione). I leader delle industrie ad alta intensità di capitale stanno iniziando a riconoscere il potere di incorporare tecnologie digitali. Dall’inizio della pandemia, oltre il 40% delle grandi aziende ha tagliato – seppur in misura differente – il budget dedicato all’IT e circa il 20% ha ridotto gli investimenti in sicurezza informatica. Allo stesso tempo, circa il 70% delle aziende ha sviluppato le modalità work from home, facendo spesso affidamento su dispositivi soggetti a vulnerabilità.
“L’Italia, in particolare, era molto indietro rispetto ad altre realtà globali in termini digitali. Il lockdown ha forzato il Paese a compiere un enorme balzo in avanti. Tuttavia, c’è ancora molta strada da fare. Per questo, perchè ci crediamo e vogliamo investire sul futuro, abbiamo compiuto un ulteriore sforzo d’investimento, lanciando un progetto che si inserisce in un contesto più ampio di spinta verso il digitale, in cui Bain in Italia ha già previsto, all’interno della propria struttura aziendale, di accrescere il team di consulenti specializzati nel digitale di altri 40-50 persone nel prossimo anno e di implementare un programma di acquisizioni mirate di player specializzati, oltre ad aver lanciato una serie di eventi focalizzati sul tema, coinvolgendo ad oggi già più di 50 start up del Bain Italy Open Innovation Ecosystem”, aggiunge Roberto Prioreschi, Managing director per Bain Italia.
“L’area ricerca e sviluppo rappresenta un ingranaggio fondamentale per ogni azienda, che richiede investimenti importanti. La creazione dell’Innovation Hub ha anche l’obiettivo di favorire lo sviluppo di competenze trasversali e la contaminazione positiva con il mindset innovativo delle start up che sfidi e rafforzi la nostra offerta consulenziale “conclude Emanuele Veratti, Partner di Bain & Company e Leader della Digital Practice.