FIRENZE – Colori, odori, sapori, un viaggio sensoriale da vivere nel cuore di uno dei borghi più belli della Toscana: torna a Certaldo ‘Boccaccesca’, la rassegna delle eccellenze enogastronomiche e artigianali italiane, giunta quest’anno alla 24esima edizione. Da venerdì 14 a domenica 16 ottobre, la manifestazione coinvolgerà il Borgo basso e il cuore medioevale di Certaldo Alto, palcoscenico per i numerosi espositori provenienti da ogni parte d’Italia, mentre grandi chef toscani daranno vita a dimostrazioni di cucina. Allo street food si uniranno anche alcuni esercenti di Certaldo che prepareranno piatti di degustazione. Il programma della manifestazione, organizzata da Confesercenti, con la direzione artistica di Claudia Palmieri, è stato presentato oggi, martedì 11 ottobre, a palazzo del Pegaso.
“Certaldo conferma di saper produrre eventi culturali di alta qualità”, dice il presidente del Consiglio regionale,Antonio Mazzeo. “La Toscana è terra di arte, di cultura, di bellezza, capace di portare nel mondo le proprie eccellenze enogastronomiche. ‘Boccaccesca’ riesce a rappresentare al meglio quello che siamo e quello che vogliamo essere: tiene insieme artigianato e prodotti del territorio, li presenta in forma di spettacolo. Anche questa è arte e bellezza, di qui passa la costruzione di un pezzo di Toscana del domani, che dovrà essere terra del benessere, del buon vivere”.
“Certaldo riesce a promuovere tutti gli aspetti che rendono la Toscana conosciuta a livello internazionale. La parte enogastronomica è un elemento costitutivo e viene qui valorizzata con un evento di alto livello, che ha anticipato la moda oggi diffusa del cucinare in strada”, dice il consigliere regionale espressione del territorio,Enrico Sostegni.
‘Boccaccesca’ torna quest’anno agli standard pre-pandemia, senza restrizioni, dopo aver raggiunto livelli di partecipazione molto alti già nell’edizione dell’anno scorso. Nasce nel 1999, per far conoscere il territorio attraverso i suoi prodotti agroalimentari e artigianali, promuovere i presidi Slow Food (dei quali fa parte la cipolla di Certaldo) e tutta la produzione locale. È stata la prima manifestazione, 24 anni fa, a parlare di cucina, di cuochi e di cooking show. Si sono cimentati qui tra i migliori cuochi del panorama nazionale, molti i giovani talenti che hanno raggiunto i più alti livelli.
“Si conferma una manifestazione culturale ricca di eventi di qualità, incentrata sullo star bene e sull’educazione a mangiare bene. Il messaggio è che si buon mangiare e bere curando sia la qualità che la buona salute”, dice il sindaco di Certaldo, Giacomo Cucini. “Torniamo a occupare il nostro borgo medievale di Certalo Alto e anche la parte bassa del paese sarà possibile respirare lo spirito dello stare insieme, nel nome del buon cibo, della cultura e della musica, con gli chef in piazza, con il coinvolgimento dei bambini, con la piazzetta dei gemellati, dove tanti Comuni d’Italia e d’Europa che vengono a presentare a Certaldo i loro prodotti enogastronomici d’eccellenza”.
“Confesercenti si è aggiudicata il bando per i prossimi tre anni, siamo orgogliosi di organizzare anche le prossime edizioni – dice Franco Brogi, presidente Fiepet Confesercenti Firenze–. L’anno scorso parlavamo di ripartenza ed è andata benissimo, con il record di presenze. Oggi, con l’emergenza energetica e le bollette choc che stanno colpendo le nostre aziende, contiamo di dare una nuova spinta al settore. ‘Boccaccesca’ non è la classica ‘street food’, è una cosa diversa: il primo vero banco di cooking show, realizzato ancor prima delle tante trasmissioni televisive”.
La direttrice artistica Claudia Palmieri ha curato ‘Boccaccesca’ sin dalla prima edizione. “Amore per il cibo, arte, voglia di comunicare al pubblico il bello e il buono, con i numeri storici della manifestazione, che da sempre punta più sulla qualità che sulla quantità”, ricorda la direttrice. “L’idea è sempre stata quella di far capire alla gente come si cucina, in un contesto raffinato, mai troppo invasivo o confusionario”. Il Premio Boccaccesca verrà assegnato in questa edizione al giornalista Rai Federico Monechi.