MILANO – La Nazionale italiana è pronta per la gara di Nations League contro l’Inghilterra. “L’entusiasmo c’è sempre, soprattutto in vista di una partita così bella – ha spiegato il ct azzurro in conferenza stampa -. In palio ci sono punti importanti per un gruppo apertissimo, l’entusiasmo c’è per forza”. “Tonali non s’è mai allenato con noi, provavamo a recuperarlo per Budapest ma non sta benissimo e credo lo rimanderemo a casa”, ha aggiunto. Poi una precisazione sull’impegno necessario per vestire la maglia azzurra: “I giocatori devono sentire la voglia di venire in Nazionale e starci anche in situazioni non semplici. Non è che si può venire in Nazionale o non venire a seconda del momento. Bisogna esserci sempre”. “Gabbiadini? Volevamo chiamarlo anche prima, ma ha avuto problemi fisici – ha aggiunto -. Cercavamo un attaccante esterno mancino e non ce ne sono molti, sta abbastanza bene e vedremo se avrà la possibilità di giocare”. “Immobile cerca sempre di esserci, anche quando non è al top della condizione. Si impegna sempre. E’ un ragazzo d’oro – ha continuato il ct azzurro -. Ci sono giocatori come lui che sentono tanto la maglia della Nazionale”.
Poi sulla possibilità di passare al 3-5-2. “Se cambiando il sistema si riuscisse a vincere, allora verrebbe cambiato ogni partita – ha spiegato Mancini -. Io non credo cambi molto, la nostra Nazionale ha una identità che è quella che ci ha portato a far bene per tanto tempo”. “Io non penso che un modulo ci porti a vincere. Sul modulo, il giocatore si deve adattare al tipo di giocatori che ha – ha proseguito -. Quattro anni fa abbiamo costruito la squadra in questo senso, perché avevamo giocatori tecnici, e siamo andati in quella strada lì”. “Poi, i sistemi si conoscono tutti: dipende dai giocatori che si hanno a disposizione, ci ritroviamo a essere ancora in ballo – ha aggiunto -. In questo momento si può anche cambiare, ma stiamo valutando fino alla fine. Andare alla fase finale di Nations League ci darebbe un po’ più di gioia e non è poco visto che fino a dicembre ci sarà da soffrire”. “Uno spirito la squadra ce l’ha, giocano insieme da tanti anni e sanno cosa devono fare in queste partite – ha proseguito Mancini -. Sarà una gara molto dura. Deve esserci lo spirito di squadra che ha sempre contraddistinto la nostra Nazionale e poi dobbiamo provare a giocare bene. Giocare semplice è sempre la cosa migliore”.
Quanto al prossimo avversario, Mancini ha le idee chiare sull’ostacolo Inghilterra. “Non sono preoccupato, è una partita che affrontiamo ed è un momento delicato per noi – ha spiegato il ct -. Loro essendo a inizio stagione fisicamente stanno meglio, ma abbiamo entusiasmo per disputare una buona gara”. “La gara con l’Inghilterra dovrebbe ricordare a tutti qualcosa? Ma l’Europeo rimarrà lì, aver vinto un Europeo dopo 50 anni credo sia stato qualcosa di importante – ha continuato -. Il fatto di avere pochi giocatori italiani che giocano nel campionato italiano può essere un problema ma non possiamo tornare su questo ogni volta”.