ROMA – «Ciascuno di noi, nel proprio ruolo, con le rispettive sensibilità deve diventare ambasciatore per la salute e la sicurezza sul lavoro, contribuendo a promuovere costante cultura della qualità del lavoro e dell’amore per la vita». E’ quanto ha affermato questa mattina Sonia Palmeri, Assessore Regionale al Lavoro della Campania nel corso di “Amiamo la vita” l’iniziativa promossa dalla Uiltec Nazionale che si è tenuta presso il Teatro Ambra Jovinelli di Roma alla presenza di Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil; Vincenzo Boccia, presidente di Confindustria; Antonio De Caro, Presidente dell’Aci; e Paolo Pirani segretario generale della Uiltec nazionale. La Regione Campania, con le iniziative messe in campo è stata protagonista di buone prassi. Con un panel di azioni e di provvedimenti attuati in una regione in cui il contrasto al lavoro nero e irregolare va perseguito ogni giorno. «Abbiamo effettuato – ha sottolineato Palmeri – una costante azione di sensibilizzazione dei giovani studenti, attraverso concorsi di idee e premialità che hanno coinvolto famiglie e scuole, corsi gratuiti regionali per responsabili della sicurezza dei lavoratori, ma solo se accompagnati dai datori di lavoro, ma anche formazione gratuita da parte dei dipendenti formatori regionali ai dipendenti delle piccole amministrazioni comunali». Sono infatti 336 su 551 i piccoli comuni campani a cui la Regione ha riservato un programma di formazione alla sicurezza. «Quando poi, però, ci troviamo di fronte al dramma di un incidente mortale – ha aggiunto l’Assessore al Lavoro – la Regione Campania avverte la necessità di manifestare una solidarietà forte impedendo che si interrompano i percorsi di istruzione e formazione dei figli delle vittime, assicurando il pagamento delle spese, libri, trasporto, ausili in caso di disabili». «Si sa – ha ancora spiegato Sonia Palmeri – cala il sipario quando c’è una tragedia simile in famiglia, inaspettata quanto inaccettabile, ed allora trovarsi accanto l’istituzione che permette di affrontare al meglio il futuro riteniamo sia indispensabile anche per farli sentire meno soli e non abbandonati ad un destino avverso». «Ed oltre gli incidenti sui luoghi di lavoro – ha concluso l’Assessore – ed in itinere, teniamo in grande considerazione anche quelli in cui la vittima non era coperta da assicurazione obbligatoria»