(PRIMAPRESS) – ROMA – Consigli dei Ministri sempre più tormentati dalle divisioni politiche tra Lega e M5S. Il collante resta quel logoro “accordo” di governo di inizio legislatura ma che appare sempre più fragile. Ieri non sono bastate 8 ore di confronto e un Consiglio dei ministri fiume a far trovare una vera e propria intesa sulla riforma della Giustizia e sopratutto sul nodo del processo penale. In tarda serata il Cdm trova un accordo di massima su giustizia civile e riforma del Csm ma il via libera al provvedimento è vincolato da un “salvo intese”, che significa che bisognerà ancora chiarire dei punti di contrasto tra i due proponenti di maggioranza. La Lega al termine della riunione aveva definito la riforma come priva di vere novità significative mentre Luigi Di Maio (M5S) ne aveva esaltato i cambiamenti come una rivoluzione. E dietro tutto questo c’è stato il lungo confronto tra un’accorta ministra della Pubblica Amministrazione, Giulia Bongiorno e il ministro della Giustizia,Alfonso Bonafede. – (PRIMAPRESS)