MILANO – Arriva la conferma della presenza di acqua sulla Luna. Un team di ricercatori dell’Università delle Hawaii ha, infatti, effettuato il primo rilevamento a terra dell’acqua sulla Luna.
Lo studio è stato condotto analizzando i dati dello spettrometro dal lander lunare cinese Chang’E-5, che ha visitato la Luna nel 2020, fornendo nuove prove rispetto a quanto già dimostrato da precedenti ricerche.
Si tratta di uno strumento scientifico che misura la luce solare riflessa dalla superficie lunare. A seconda di come la luce viene assorbita o riflessa, lo spettrometro può indicare la mineralogia e il contenuto d’acqua dei materiali in superficie. Il dispositivo a bordo del lander ha così eseguito misurazioni del paesaggio e della roccia, permettendo così di rilevare la quantità d’acqua sulla superficie lunare.
In particolare uno dei frammenti di roccia prelevati in prossimità del lander si è presentato pieno di vescicole e lo spettrometro ha rilevato in esso un elevato contenuto di acqua. Nello specifico, il masso analizzato da Chang’E-5 sembrerebbe addirittura contenere 180 parti per milione.
Secondo i ricercatori potrebbe trattarsi di una roccia magmatica, ottenuta dal raffreddamento di materiale fuso. Una teoria che andrebbe a consolidare anche ricerche pregresse, secondo cui sulla Luna ci sarebbe acqua nei depositi vulcanici a basse latitudini e nei depositi di ghiaccio in prossimità dei poli.