ROMA- L’attore, scrittore e poeta romano Patrizio Pelizzi, e’ stato premiato alla 2ª edizione del prestigioso Premio Letterario Internazionale “Switzerland Literary Prize 2022” lo scorso 8 ottobre presso il Plaza Eventi Live di Mendrisio in Svizzera, per il suo libro “L’essenza di un Sognatore”, una raccolta di poesie edito da 96 Rue de-La-Fontaine Edizioni, ideata e condotta dal Presidente/Dott. Roberto Sarra. Patrizio ha interpretato anche il ruolo di Fazio Da Micciole nel Cast del Film “Dante” uscito da poco nelle sale cinematografiche e distribuito da 01 Distribuition e prodotto da Rai Cinema e DueA film, in collaborazione con MG Production, per la regia di Pupi Avati. Il film Dante e’ stato un successo anche al Box Office, indicato dal Cinetel, ottenendo il primo posto agli inizi di Ottobre. Abbiamo intervistato la star romana che ci ha raccontato alcuni retroscena delle riprese del film:
Qual’e’ il personaggio che hai interpretato?
“Il ruolo che ho interpretato nel film e’ quello di un Gonfaloniere di giustizia del 1302 (capo dei priori), che condannera’, poi, Dante Alighieri all’esilio. Siamo ai tempi della Firenze medievale che si apprestava a diventare il centro metropolitano della cultura e degli affari d’Italia. Un periodo tumultuoso permeato sullo sfondo dalla guerra tra i Guelfi e Ghibellini. Sono stato contento di avere questa opportunita’ con Pupi Avati perche’ ho da poco pubblicato “l‘essenza di un sognatore” e in questo modo ho potuto dare seguito alla mia passione per la poesia, nell’interpretare un film poetico. Un panorma cosi’ vasto che mi ha catapultato dalla scrittura al Cinema e quindi il mio viaggio nella poesia ha potuto avere un seguito”.
Com’e’ stato lavorare con un cast cosi importante?
Lavorare in un film con attori come Sergio Castellitto che ha interpretato un ruolo da Protagonista, quello di Giovanni Boccaccio, rappresenta un qualcosa di eccezionale per me. Sappiamo tutti la bravura di Castellitto in questi ruoli come lo e’ stato anche nel Film su San Pio. Poi il film ha altri attori bravissimi come Alessandro Sperduti (Dante), Beatrice Portinari (interpretata da Carlotta Gamba) e poi altri ancora come Alessandro Haber e Leopoldo Mastelloni (che interpreta Bonifacio VIII), Enrico Lo Verso, Milena Vukotich, Mariano Riggillo, Augusto Zucchi, Filippo Velardi e Romano Reggiani. Un cast davvero ricchissimo.
Quanto sono durate le riprese e dove avete girato?
Le riprese sono durate Tre Mesi circa. Abbiamo girato per undici settimane, nell’estate del 2021e bisogna tener presente che gli abiti da indossare, come si puo’ notare nel film, erano molto pesanti. Non e’ stato facile girare con tali costumi a temperature cosi’ elevate. Per l’ambientazione la produzione e la regia hanno girato qualcosa negli studios di Cinecitta’ e poi in diversi luoghi tra cui, principalmente, Umbria e Firenze. Abbiamo girato delle scene anche nel Castello Baglioni che si trova a Graffignano in provincia di Viterbo nella Tuscia. Per gli esterni c’e’ stata la regia e il supporto di Maria Antonia Avati. Il film e’ dedicato a Gianni Cavina e anche a Paolo Graziosi che interpreta il papa’ di Dante, che e’ venuto a mancare durante il Covid. Un film davvero storico, biografico e corale.
Cosa ci puo’ dire Patrizio Pelizzi su questo film?
Una cosa che voglio evidenziare e che Dante in questo film, Pupi Avati non lo descrive come il Dante pedante studiato al liceo. Lui lo rimaneggia in modo differente, lo ha umanizzato mostrandolo anche nelle sue debolezze, cosi’ come descrive il suo amore per Beatrice, che trova le sue radici a partire dalla sua sua adolescenza. Poi Beatrice ando’ in sposa, come sappiamo, ad un uomo, un ricco signorotto dell’epoca. Nella sua Vita Dante ha sempre pensato a Beatrice come l’amore ideale. Un Dante sempre vessato che viene esiliato e tradito dalla sua stessa citta’ nel 1302. E qui comincia quel viaggio nell’Italia tra chi lo accogliera’ e chi no.
E’ stato difficile interpretare questo ruolo diciamo particolare?
Quando Pupi Avati mi propose questo ruolo ho studiato il personaggio per capire, documentandomi, come poterlo interpretare al meglio, grazie anche all’aiuto regia Riccardo Marchesini e Roberto Farina sono riuscito ad entrare nel personaggio. E’ stato uno studio certosino grazie al supporto di Pupi Avati che ti aiuta ad entrare nel personaggio. Ti dice le cose con garbo e ti aggiunge delle battute in quanto e’ anche un bravo sceneggiatore e scrittore. Quindi, aiuta tantissimo ogni attore ad entrare nel personaggio, a prescindere dal genere di film. Possiamo definirlo un temerario del cinema.
Quali sono Patrizio i progetti che stai portando avanti in questo periodo?
Sto preparando uno spettacolo teatrale che portero’ in scena a Novembre, in modo particolare, nella rassegna 2022/2023 per la compagnia Teatranti tra tanti “Canzoni d’amore tra racconti di guerra” per la regia di Antonio Pellegrini, dove interpretero’ il protagnista “Bob Dylan”. Claudia Fatato sara’ il soprano che mi affianchera’ e anche Arianna Bigazzi, attrice Toscana di Arezzo. Lo spettacolo si terra’ al Castello Orsini-Colonna, il 04 Novembre alle Ore 21. E’ una storia ambientata in un locale francese accompagnato da musiche di autore con delle sfumature romatico-poetiche. La Project Manager e’ Cinzia Pace. Poi abbiamo i componenti dell’orchestra: Giovanni Ieie clarinetto, Sax, Tonino Iiei contrabasso, Francesco Di Girolamo il pianoforte, Alessandro Sbrogli alla chitarra.