PISA – Il Registro .it, l’anagrafe dei domini con suffisso “.it”, con sede operativa presso l’Istituto di Informatica e Telematica del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Iit), ha monitorato il “contagio” avvenuto in Rete attraverso i nomi a dominio a targa italiana legati alla pandemia. L’osservatorio, ideato dall’Unità sistemi e sviluppo tecnologico del Registro .it, evidenzia che dall’inizio di febbraio a oggi sono stati registrati circa 3.922 nuovi domini “.it” legati al tema Coronavirus: il dato è comunque in continua evoluzione. La top ten dei termini usati in questi domini è: coronavirus, covid19, covid, mascherine, mask, virus, mascherina, Italia, free, antivirus.
La distribuzione geografica dei nuovi domini “pandemici” fotografa la Lombardia al primo posto in Italia come regione con Milano prima come provincia. Al secondo posto il Lazio, terza l’Emilia-Romagna e fanalino di coda la Valle d’Aosta. “Se esaminiamo la classifica però la correlazione tra il numero delle registrazioni sul tema e i casi di Coronavirus registrati localmente risulta debole”, interviene il responsabile di Registro .it e direttore del Cnr-Iit, Marco Conti: “In realtà la classifica è inalterata rispetto ad altri periodi, le regioni che contano più registrazioni sul Covid sono quelle che registrano normalmente più domini .it”.
L’analisi evidenzia che, in maggioranza, questi nomi sono stati registrati da persone fisiche italiane e straniere, seguite da società/imprese individuali e liberi professionisti; pochissimi domini risultano assegnati a enti no-profit. La tipologia dei servizi e delle attività associati a questi domini riguarda soprattutto news sul virus, informazioni sanitarie e legate ad attività di vendita on line.
“Non è da escludersi che dietro ad alcuni di questi nuovi domini, si celino registrazioni speculative e malevoli, anche a livello internazionale è stato appurato che dietro ad alcuni nuovi domini legati alla pandemia si possano celare spammer o cyber criminali”: conclude Conti. L’attenzione sull’intero settore della registrazione dei domini a marchio “Made in Italy” è quindi alta da parte del Registro “.it”, in collaborazione con le istituzioni e autorità competenti che combattono il crimine informatico.