ROMA – Martedì prossimo, 17 settembre, la CNA presenterà a Roma il Rapporto 2019 dell’Osservatorio permanente sulla tassazione delle piccole e medie imprese.
Il Rapporto esamina andamenti e disparità del Total tax rate sulle imprese artigiane, micro, piccole e medie in 141 grandi comuni italiani, inclusi tutti i capoluoghi di regione e di provincia. E quest’anno in campo fiscale “c’è un uomo che ha morso un cane”.
L’aliquota fiscale totale su queste imprese infatti è diminuita di alcuni punti rispetto al 2018. Anche se, purtroppo, gli imprenditori continuano a lavorare ben oltre metà dell’anno per un socio tanto inerte quanto esigente: l’amministrazione pubblica, centrale e locale.
Incredibile la differenza tra città e città a parità di tipologia d’impresa. Il divario tra la località più “amica” e quella meno “ospitale” per artigiani e piccole imprese è di quasi 17 punti. Un gap da capogiro. Confermato anche nella classifica del Tax free day, vale a dire il giorno dell’anno nel quale gli imprenditori cominciano finalmente a produrre per loro stessi e per le famiglie.
Martedì 17 settembre discuteranno di tutto questo a partire dalle ore 11 nell’auditorium della CNA nazionale (piazza Mariano Armellini, 9A) – dopo l’apertura dei lavori di Sergio Silvestrini, segretario generale CNA, e la presentazione del Rapporto di Claudio Carpentieri, Responsabile del dipartimento politiche fiscali e societarie CNA – Antonio Misiani (viceministro all’Economia), l’onorevole Massimo Garavaglia, Sestino Giacomoni (vicepresidente commissione Finanze della Camera) e Carla Ruocco (presidente commissione Finanze della Camera).
Concluderà il presidente nazionale della CNA, Daniele Vaccarino.