BERNA – Oggi, al Palazzo federale di Berna, la Presidente della Consiglio Nazionale della Confederazione svizzera Marina Carobbio ha consegnato i Premi Balzan 2019 a:
Jacques Aumont (Francia) per la Filmologia,
Michael Cook (Regno Unito) per gli Studi sull’Islam,
Luigi Ambrosio (Italia) per la Teoria delle equazioni differenziali alle derivate parziali,
il Gruppo di ricerca formato da Erika von Mutius, Klaus F. Rabe, Werner Seeger e Tobias Welte del Centro tedesco per la ricerca polmonare (DZL) (Germania) per la Patofisiologia della respirazione: dalla scienza di base al letto del paziente.
La cerimonia è stata introdotta dalla presidente della Fondazione Balzan “Fondo”, Gisèle Girgis-Musy, e dal presidente della Fondazione Balzan “Premio”, Enrico Decleva. Secondo il rito cerimoniale, ogni premiato, presentato da Luciano Maiani, Presidente del Comitato generale Premi, ha pronunciato un discorso di accettazione e ringraziamento.
La cerimonia di consegna dei Premi Balzan si svolge ad anni alterni a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica italiana, e a Berna, alla presenza di un membro del Consiglio Federale o del Consiglio Nazionale svizzero.
Il Premio Balzan 2019 è stato assegnato a Jacques Aumont “Per essere stato fondatore della “filmologia” come disciplina scientifica e universitaria. Per il suo contributo alla definizione del concetto di estetica del cinema e di figurazione filmica. Per il suo apporto all’interpretazione del linguaggio cinematografico e della sua storia”.
Michael Cook ha ricevuto il Premio “Per l’impatto straordinario del suo lavoro su diverse aree di ricerca nel campo degli studi sull’Islam, in particolare: lo studio dell’origine e la storia primordiale del pensiero islamico, la storia intellettuale, sociale e politica dell’Islam nei secoli e il posto dell’Islam nella storia globale; per l’eccezionale qualità della sua erudizione, dal punto di vista della profondità e dell’ampiezza cronologica e geografica. Per il suo rigore metodologico nonché per l’utilizzo del metodo comparativo e per l’analisi filologica delle fonti primarie in arabo, turco ottomano, persiano, ebraico, siriano, lingua sudarabica e sanscrito”.
Il Premio a Luigi Ambrosio è stato così motivato: “Luigi Ambrosio è un matematico straordinario la cui capacità di sintesi ha permesso di gettare ponti inattesi tra le equazioni alle derivate parziali e il calcolo delle variazioni. La sua influenza sull’analisi in spazi di funzioni molto generali è eccezionale”.
Al gruppo di ricerca formato da Erika von Mutius, Klaus F. Rabe, Werner Seeger, Tobias Welte è stato conferito il Premio “Per i considerevoli risultati ottenuti da Erika von Mutius, Klaus F. Rabe, Werner Seeger, e Tobias Welte, quattro eccezionali scienziati nel campo delle patologie respiratorie che, guidati da Seeger, hanno messo a fattor comune le proprie competenze e conoscenze per tradurre i risultati delle ultime più innovative ricerche in nuovi trattamenti e miglior qualità della vita per i pazienti, allo stesso tempo motivando e formando i futuri scienziati nel contesto del loro Centro tedesco per la Ricerca Polmonare”.
Per ciascuno dei quattro premi la Fondazione Internazionale Balzan ha assegnato 750.000 franchi svizzeri (circa 680.000 euro), ammontare che consente di annoverare il Balzan tra i più generosi premi internazionali che promuovono nel mondo la cultura e le scienze. Metà della somma deve essere destinata dagli stessi premiati a progetti di ricerca condotti preferibilmente da giovani studiosi.
La cerimonia è stata preceduta, giovedì 14, dal Forum Interdisciplinare dei premiati Balzan, organizzato dalla Fondazione Balzan insieme alle Accademie svizzere delle scienze; un’occasione di confronto pubblico sulle materie premiate quest’anno.