(PRIMAPRESS) – ROMA – Dopo la fiducia incassata ieri anche al Senato dal governo Conte “Due”, il premier vola subito a Bruxelles. Significativo gesto per sottolineare il suo passaggio dal precedente esecutivo sovranista ad uno decisamente europeista che gli è valso anche la nomina di Paolo Gentiloni a Commissario per gli Affari Economici sia pure sotto il controllo di Dombrovski che nella squadra di governo di Ursula von der Leyen ha ora l’incarico di vicepresidente con la delega all’economia.Dunque la prima mission di Giuseppe Conte è rivolta ad incontrare quest’oggi la presidente della Commissione Ue con la quale non verrà trascurato l’argomento della manovra con conti in ordine e senza sforamenti così come la stessa von der Leyen si aspetta. Anche se, sulla Manovra il premier ha tenuto a precisare che “si farà in Italia”, sottolineando l’autonomia da Bruxelles. Il premier ha sottolineato che i punti focali della Manovra finanziaria saranno il blocco dell’Iva, i tagli al cuneo fiscale, senza toccare reddito di cittadinanza e Quota 100, i punti fermi già ribaditi dalla ministra pentastellata Catalfo. Per raggiungere tali obiettivi potrebbero servire 10-12 miliardi oltre il tetto, ma il Mef smentisce: “Qualsiasi cifra in questa fase non può trovare alcun riscontro”.
Intanto a Roma oggi sarà una giornata calda per le retroguardie dei due movimenti e partiti della nuova maggioranza. C’è fibrillazione per la nomina dei sottosegretari per completare la squadra di Governo con viceministri e sottosegretari ma il clima non è così sereno specie in casa del M5S perché sono in tanti a bussare alla porta di Di Maio per un incarico. E Di Maio si è affrettato a dire che saranno assegnati per competenze e titoli.
A premere sono anche alcuni degli ex ministri che quanto meno chiedono la nomina a sottosegretario. Ai pentastellati dovrebbero andare 22 poltrone. Per arrivare a una quadra Di Maio ha chiesto ai capigruppo di tutte le commissioni di Camera e Senato di mettere sul tavolo una rosa di tre/cinque nomi.
– (PRIMAPRESS)