MILANO – È indubbio che il lockdown abbia trasformato il mondo del lavoro e abbia “obbligato” tantissime organizzazioni ed aziende a sperimentare lo smart working come nuovo modo di lavorare. E ha funzionato! Lavorare in smart working piace: secondo un recente sondaggio di Nomisma, il 56% di chi lo ha applicato vorrebbe continuare a farlo anche post-crisi e il 32% delle società intervistate hanno dichiarato che avrebbero continuato a lavorare in smart working anche dopo la fase di isolamento. Oggi, che ormai molte attività hanno ripreso la piena operatività, è necessario fare un punto su cosa è successo e come sfruttare al meglio ciò che si è “sperimentato”. Ecco perché Copernico, la rete di luoghi di lavoro, uffici flessibili e servizi che favoriscono lo smart working e la crescita professionale e di business, dà il via alla Smart Working Marathon, due giorni di eventi per riflettere sulle esperienze di smart working di questi mesi e capire come rendere più agile il lavoro. Protagonisti saranno istituzioni, imprese, esperti del lavoro, che dibatteranno di quali siano le buone pratiche da adottare, quale la cultura manageriale da allenare, quali le tecnologie da utilizzare e le normative da seguire. Molti i workshop, i webinar e gli incontri in programma, in cui ci si interrogherà per prima cosa su cos’è lo smart working, erroneamente e spesso confuso con l’home working, su come lo si può applicare anche a contesti come le PMI, e come si può sviluppare una cultura aziendale che lo promuova in modo corretto. Momento clou dei due giorni sarà la tavola rotonda che vedrà come protagonisti personaggi quali Francesca Puglisi – Sottosegretario di Stato al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Del Conte – Presidente presso AFOL Metropolitana, già presidente ANPAL, Marco Bentivogli – Sindacalista italiano, segretario generale Fim-Cisl, Annamaria Parente – Vicepresidente 11ª Commissione permanente (Lavoro, previdenza sociale) del Senato, e Emanuele Massagli – Presidente di ADAPT, Ricercatore in LUMSA, Presidente di AIWA e di ANSEB, che insieme discuteranno proprio sul futuro dello smart working. “Il lockdown potrebbe aver segnato finalmente la fine del rapporto lavorativo solitamente identificato come “subordinato”, e aver involontariamente favorito un modello di lavoro maggiormente collaborativo basato su una più ampia autonomia e fiducia. Con incredibili risultati in termini di efficienza e benessere” – ha dichiarato Pietro Martani, Fondatore e CEO di Copernico – “Quel cambiamento che da anni promuoviamo e sosteniamo è finalmente arrivato, ma va affrontato nel modo corretto. Il lockdown ci ha messi di fronte ad una scelta obbligata, ora quella scelta dobbiamo farla nostra e farla diventare parte della nostra vita lavorativa, nel modo corretto e con consapevolezza. Ecco perché abbiamo voluto organizzare questa maratona che aiuta a districare i dubbi e a suggerire soluzioni a tutta la nostra community e a tutti coloro che siano interessati al tema.”