FERRARA – Da Parigi ad Asti, il ferrarese Giovanni Boldini torna in mostra. E in mostra tornano opere di proprietà delle collezioni del Museo Giovanni Boldini del Comune di Ferrara.
È in programma a palazzo Mazzetti di Asti, dal 26 novembre 2022 al 10 aprile 2023, infatti, una nuova rassegna dedicata all’ interprete del fascino della Belle Époque organizzata in stretta collaborazione dalla Società Arthemisia e da Art Projects. L’appuntamento è curato da Tiziano Panconi. Negli spazi espositivi piemontesi saranno a disposizione del pubblico quattro quadri iconici del celebre pittore ferrarese, tutti di proprietà comunale e di provenienza dalla città estense: la giunta ne ha deliberato oggi l’autorizzazione al prestito, su proposta dell’assessore Marco Gulinelli. Si tratta delle opere: “Fuoco d’artificio” e del “Ritratto del piccolo Subercaseaux”, già apprezzatissimi al Petit Palais di Parigi, dove questa primavera sono stati collocati in una sala quasi interamente ferrarese. E poi, ad Asti troveranno collocazione anche “La signora in rosa (Ritratto di Olivia Concha de Fontecilla)”, tra i più celebri dipinti dell’autore, e “La passeggiata al Bois de Boulogne” che nella capitale francese erano tra le opere esposte nella grande sala di abiti della Bella Epoque (il tempo dell’eleganza e della mondanità).
“In Boldini risplende ogni essenza, dalla grazia delle donne rappresentata con un lampo di colore come in ‘Fuoco d’artificio’, alla pubertà di un bambino (come emerge dal ‘Ritratto del piccolo Subercaseaux’)”. Sono parole di Vittorio Sgarbi, sottosegretario alla cultura e presidente della Fondazione Ferrara Arte. “Boldini si conferma pittore iconico e richiestissimo, firma di un’epoca, di uno stile, esempio di eleganza, gloria di Ferrara nel mondo, e tra gli interpreti ferraresi che tutto il mondo ci invidia”, sottolinea Gulinelli.
Per le quattro opere sono stati richiesti, e approvati, da parte della Soprintendenza competente, interventi manutentivi sulle cornici, che verranno eseguiti da una restauratrice di fiducia del Museo di Ferrara e il cui costo sarà a totale carico dell’organizzazione della rassegna. I trasporti e gli allestimenti saranno effettuati da ditte specializzate nel settore sotto la supervisione di un funzionario dell’Unità operativa Arte Moderna del Comune di Ferrara. Si è inoltre in possesso di tutte le garanzie di sicurezza della sede museale e della relativa polizza assicurativa. Come riportato nella delibera, “le opere saranno movimentate solo in presenza.