ROMA – I numeri parlano chiaro: partecipare ad un’esperienza Erasmus cambia la vita, con grandi risvolti in termini di occupabilità. Per questo dal 14 al 18 ottobre l’Agenzia Nazionale Erasmus+ INAPP organizza una serie di eventi nel corso dei quali sono previste anche testimonianze dirette di alcuni studenti coinvolti in iniziative finanziate dal Programma, performance professionali e artistiche, racconti di esperienze e i talenti, già nel corso della Conferenza di apertura che si terrà in INAPP il 14 di ottobre.
“Obiettivo è fare sempre meglio anche se l’Italia è già una dei paesi più virtuosi a livello europeo nell’utilizzo dei fondi. Insieme a Francia e Germania abbiamo speso il 99,94% dei fondi che ci sono stati destinati nell’ambito VET (Vocational Education and Training: istruzione e formazione professionale) – ha dichiarato Paola Nicastro, Direttore Generale dell’INAPP nel corso di una conferenza stampa – abbiamo coinvolto tra il 2014 e il 2019 ben 31.000 partecipanti alle esperienze di mobilità transnazionale, offrendo a 25.000 giovani l’opportunità di effettuare tirocini professionalizzanti in aziende europee e a 2.500 docenti coinvolti nell’apprendimento e insegnamento all’estero. E non solo: l’Italia si conferma una delle destinazioni più apprezzate della mobilità transnazionale Erasmus+: la quarta più popolare dopo Regno Unito, Spagna e Germania”.
Dal 2014, inizio del Programma Erasmus+ VET ad oggi sono stati 3.510 i progetti presentati, 2.211 di Mobilità individuale ai fini di apprendimento e 1.299 di Partenariato Strategico.
La dotazione finanziaria per Erasmus+ destinata all’Italia per l’ambito VET è stata di 54 milioni di euro nel 2019 cresciuta del 20% rispetto all’anno precedente per un totale di 168 progetti: 128 quelli di mobilità, 40 di Partenariati Strategici. I progetti vedono un incremento significativo dei partecipanti con disabilità (+ 27,6% rispetto al 2018) e di chi ha minori opportunità economico-sociali (+260% sul 2018). Nel Sud e nelle Isole i progetti di Mobilità transnazionale finanziati vedono un aumento del 53,8% rispetto al 2018. Il Nord Italia, pur registrando un incremento inferiore rispetto ad altre aree territoriali per iniziative approvate, detiene nel 2019 il più alto numero di progetti finanziati (69 contro i 53 del Centro e i 46 di Sud e Isole).
Da un’analisi effettuata dall’Agenzia Nazionale Erasmus+ INAPP su un campione di 2795 studenti e 696 docenti e formatori sugli effetti della partecipazione alla mobilità, emerge che il 98,4% non ha dubbi nel consigliarne ad altri la partecipazione mentre il 77% dei giovani ritiene di aver ottenuto da questa esperienza notevoli benefici sia personali che professionali. Le aspettative maturate prima della partenza risultano ampiamente soddisfatte nel 91,6% dei casi, il 99,6% ha portato a termine il tirocinio.
“Si evidenzia il significativo contributo di queste esperienze allo sviluppo ed al miglioramento delle cosiddette soft skills, ossia delle capacità comunicative, relazionali, di adattamento a vivere e lavorare in ambienti multiculturali che risultano essere strategiche in un mondo sempre più globalizzato ed interconnesso – ha concluso il direttore Nicastro – studenti, neolaureati, docenti dimostrano che ‘mordere il mondo’ è il modo migliore per fare un’esperienza unica in grado di cambiarti la vita e aprirti la mente. I vantaggi si vedranno già nell’arco dei prossimi anni: nuove generazioni di cittadini a loro agio con le lingue straniere, con culture diverse e con nuove opportunità lavorative che sono poi il vero pilastro dell’Unione Europea”.
• 31.000 i partecipanti alle esperienze di mobilità transnazionale Erasmus+VET
• 25.000 i giovani che hanno effettuato tirocini presso aziende europee
• 2.500 docenti, formatori e tutor coinvolti nell’apprendimento e insegnamento all’estero
• Il 30,9% ha avuto l’opportunità di lavorare all’estero a fine esperienza
• L’Italia è la quarta destinazione più popolare dopo Regno Unito, Spagna e Germania