(PRIMAPRESS) – MILANO – Per la Procura di Milano non c’è stato né stalking né violenza psicologica e archivia l’inchiesta sull’ex consigliere di Stato Francesco Bellomo. Bellomo era stato accusato di stalking e violenza privata su quattro studentesse della sede milanese della Scuola di preparazione alla magistratura ‘Diritto e scienza’. Il gip, dunque, Guido Salvini ha deciso l’archiviazione non ravvisando reati e accogliendo l’istanza dei pm Cristian Barilli e Antonia Pavan. Difficile stabilire l’equità di questa sentenza quando il reato si muove nella sfera del condizionamento psicologico approfittando della situazione di forza in cui si trovava il docente rispetto alle corsiste. Anche se il Gip Salvini nel provvedimento specifica che “molte delle richieste rivolte alle borsiste appaiano inconferenti con quelli che sono i normali caratteri di un rapporto di collaborazione accademica e siano state sovente avanzate con insistenza attraverso telefonate in tarda serata e invio di e-mail, non può ritenersi che le stesse valgano ad integrare una condotta abituale di molestia e minaccia”. Precisazione discutibile che non mancherà di sollevare polemiche perché nell’applicazione del diritto, nella fattispecie, il magistrato non ha ritenuto rilevante l’atteggiamento vessatorio di un formatore di futuri magistrati.Di certo, continua a spiegare il magistrato, era “decisamente poco consono ad un corso per la preparazione dell’esame di magistratura la circostanza, riferita da numerose studentesse, secondo cui la proposta di diventare ‘borsiste’ nasceva dall’immagine esteriore delle ragazze e non dall’essersi distinte per conoscenze giuridiche nella prima fase delle lezioni. Ma anche questa circostanza in sé non è di rilievo penale”. “L’attività svolta dal dr. Bellomo – prosegue il giudice Salvini- nella gestione della sua scuola ha avuto come conseguenza la massima sanzione, quella della destituzione da Consigliere di Stato, ma con questo si esauriscono le conseguenze di un comportamento, pur certamente singolare perché, per quanto concerne almeno il segmento milanese del corso di Scienza e Diritto, non si ravvisano condotte rilevanti sul piano penale”. Il gip fa presente anche che “molti dei contatti intervenuti tra Bellomo e le studentesse non siano stati posti in essere in via unilaterale da parte dell’indagato, ma si siano iscritti nell’ambito di una rete di scambi connotata da reciprocità tra l’indagato e le studentesse”. ‘Reciprocità’ di cui hanno parlato anche i pm chiedendo l’archiviazione. – (PRIMAPRESS)