MILANO – La pandemia che ha investito tutto il mondo ha trasformato le nostre abitudini quotidiane per molti mesi, forse per sempre, accelerando alcuni processi già in atto e cambiando molti dei nostri paradigmi. Il settore della logistica, che noi presidiamo direttamente, ha cercato in questi mesi di riorganizzarsi e di far fronte, da un lato, alle emergenze sanitarie, per mettere in sicurezza i propri lavoratori e clienti, dall’altro, si è trovato come molti altri comparti a dover far fronte ad una crisi mondiale della filiera del trasporto.
Le difficoltà causate dalla pandemia si sono concentrate nelle spedizioni internazionali sia sulle spedizioni overseas, per le chiusure delle frontiere e il conseguente calo del numero di tratte a livello marittimo e aereo, sia a livello di continente europeo, per le problematiche nel reperire i vettori.
In parallelo però, la logistica è stata trainata dall’exploit che si è potuto registrare nel settore degli acquisti online. Alcuni comparti, specialmente in Italia, hanno sperimentato un boom senza precedenti. Ecco come si è evoluto e come si evolverà il mercato della logistica per e-commerce.
Nel secondo semestre del 2020 osserveremo una specializzazione sempre maggiore della logistica relativa all’e-commerce.
Fase 3 della logistica
La logistica cosiddetta tradizionale (di prima generazione) che, in una prima fase, ha presidiato un modello di business online caratterizzato da una larga parte di ordinativi con tempi di consegna dilatati (anche fino ad 1 settimana), ha poi dovuto evolversi con il progressivo sviluppo del mercato, adeguandosi ai bisogni del web e dei suoi utenti.
Gli acquisti sul web hanno infatti gradualmente portato alla seconda generazione della logistica, fatta di consegne più veloci (due o tre giorni), magazzini di grandi dimensioni e posizionati in località strategiche per andare incontro alla crescita della base di utenti, merchant e categorie di prodotti venduti. La fase due è stata caratterizzata da un approccio olistico, perché oltre alle spedizioni, si è occupata anche delle infrastrutture tecnologiche per organizzare e tenere monitorati i magazzini e gli stock, per controllare da remoto l’avanzamento degli ordini e così via
Ora ci troviamo di fronte a un nuovo turning-point.
L’emergenza Covid-19 è stato un vero game changer e ha fatto esplodere l’e-commerce: in pochi mesi è stato compiuto un “salto evolutivo” di “10 anni”, secondo quanto affermato dal presidente di Netcomm Roberto Liscia durante il Netcomm Forum, il più grande evento italiano dedicato al tema. Dall’inizio del 2020 al mese di maggio, sono 2 milioni i nuovi consumatori online in Italia, di cui 1,3 milioni sono arrivati alle piattaforme di acquisto digitale proprio durante l’emergenza sanitaria. In tutto, nel nostro Paese, coloro che comprano online sono ad oggi 29 milioni. Negli stessi mesi dello scorso anno (da gennaio a maggio 2019), si registravano 700mila nuovi consumatori: nei primi 5 mesi del 2020 il loro numero è all’incirca triplicato.
Now-commerce: qui e ora
La logistica è sempre più veloce, one hour delivery o consegne same-day sono servizi sempre più diffusi, grazie ai magazzini di prossimità. Ovviamente questo tipo di consegna express si concentra su una selezione di prodotti e lo fa sfruttando piccoli hub vicini alle città.
Un effetto collaterale di questo processo di sviluppo è il progressivo aumento delle spedizioni green. Infatti, le consegne di prossimità possono essere facilmente fatte con mezzi più piccoli, ibridi o elettrici. Ma non solo, anche su due (o tre) ruote.
Come sempre Amazon è precursore di nuovi trend. Il ben noto servizio Prime Now, attivo ormai da qualche anno, è esemplificativo della tendenza verso la consegna ultra-rapida: offre la possibilità di fare un ordine online e riceverlo a casa lo stesso giorno, a volte nell’arco di pochissime ore. Il colosso, ovviamente, disponeva della struttura e dei volumi per gestire un servizio di questo tipo già dal 2016. Ma negli anni la richiesta degli utenti è aumentata: basti pensare che già nel 2018 in Italia, secondo una ricerca di PWC, il 50% degli online shopper era interessato alla consegna same-day. Oggi, con la crescita esponenziale dei volumi dell’e-commerce e della massa di utenti, è inevitabile che il mercato tenda con ancora più forza verso questa direzione, sdoganando il servizio e rendendolo la nuova normalità.
Il now-commerce mette al centro l’utente come mai prima d’ora. Il servizio diventa tanto importante quanto il prodotto, tanto che sempre più utenti sono disposti a pagare un piccolo sovrapprezzo per una consegna quasi istantanea. È facile immaginare che in un futuro non troppo lontano, la consegna same-day e anche quella in un’ora diventeranno il nuovo standard.
Federico Pozzi Chiesa*
*Founder di Supernova Hub e Sendabox.it. Ad di Italmondo