MILANO – Con la campagna eBayPrima, dal 15 fino al 21 luglio, eBay lancia una settimana intera di offerte fino al – 60% su migliaia di prodotti, il tutto senza necessità di sottoscrivere alcun abbonamento. Un’iniziativa aperta a tutti, creata da persone e per le persone.
Con l’occasione, eBay presenta i risultati della ricerca di mercato “Prima ci sei tu”, non solo un gioco di parole, ma anche il richiamo al valore più importante per eBay: la sua community.
“Viviamo nell’epoca dell’urgenza, in un momento storico che impone pressione costante con il pericolo di offuscare i nostri valori. Questo accade anche nel caso dello shopping, dove il ruolo umano del venditore e dell’acquirente viene purtroppo spesso messo in secondo piano”, commenta Ilary Bottini, Responsabile della comunicazione di eBay in Italia. “Per eBay, che può contare su una community di oltre 5 milioni di acquirenti attivi e oltre 35.000 venditori professionali solo in Italia, le persone sono da sempre un valore imprescindibile, e il cuore pulsante del nostro business. Da noi le persone vengono prima, con le loro passioni e la loro unicità”.
La ricerca “Prima ci sei tu”, realizzata su un campione di 1500 italiani, mira infatti a mettere al centro le persone, soffermandosi su quanto le aspettative sociali siano fonte di stress e in quali ambiti si manifestino maggiormente.
L’analisi ha evidenziato in primis che secondo la percezione comune il fenomeno esiste davvero. L’87% degli italiani ritiene che le persone siano effettivamente sotto pressione a causa di aspettative sociali e modelli a cui tendere.
Una percezione leggermente più spiccata fra le donne (90%) rispetto che fra gli uomini (86%).
Inoltre, alla domanda diretta “Ti è mai capitato di provare inadeguatezza rispetto a standard imposti da società/pubblicità/amici?” quasi la metà del campione (49%) risponde “qualche volta”, “spesso” il 22%, l’11% “molto spesso” e “sempre” il 4%. Uomini e donne si relazionano differentemente. Le donne sono più propense a dichiarare di essersi sentite spesso o molto spesso inadeguate (39%) rispetto al 27% degli uomini. Quest’ultimi invece, per il 17%, dichiarano di non aver mai sentito questa sensazione (contro il 9% delle donne).
Più di un terzo (36%) degli italiani ritiene che la pressione maggiore si avverta per il dover corrispondere a modelli fisici specifici e mostrarsi dunque in forma, il 31% invece pensa che questa sia legata alla sfera lavorativa, mentre il 22% la associa ai rapporti familiari. In questa attribuzione, le donne avvertono maggiormente lo stress legato alla fisicità (42%), mentre gli uomini quello riguardante il lavoro (34%). Prendendo in considerazione le fasce d’età invece scopriamo che l’ansia da forma perfetta è più sentita fra i più giovani -18-25 anni- (46%), mentre quella da prestazione professionale fra coloro che hanno dai 45 ai 60 anni (34%).
In generale, la maggior parte dei rispondenti ritiene che le relazioni personali stiano perdendo di autenticità (73%). Emerge inoltre come il concetto di omologazione sembri essere più che mai attribuito alla società contemporanea: il 79% degli italiani pensa infatti che questa tenda sempre di più verso una condizione standardizzata.
Una tendenza alla standardizzazione e all’omologazione che si riflette anche sui comportamenti di acquisto, sempre più orientati a modalità di consumo caratterizzate dalla sottoscrizione di abbonamenti, tanto da poter parlare di “subscription economy”. Il sondaggio lo conferma: i due terzi (64%) degli intervistati dichiara di avere tra 1 e 5 abbonamenti a servizi, e la spesa media si aggira intorno agli 80,17€ annui. In generale sono più le donne ad aver sottoscritto almeno un abbonamento (il 67% contro il 65% degli uomini). Inoltre, il 50% delle donne dichiara di arrivare a spendere fino a 100€ l’anno, contro il 46,5% degli uomini.