NAPOLI – In Australia è stato pubblicato il primo tweet con il pensiero, utilizzando una tecnologia di ultima generazione e all’avanguardia.
Il sistema è stato sperimentato da Philip O’Keefe, un 62enne australiano affetto da sclerosi laterale amiotrofica (SLA), una malattia degenerativa che colpisce l’intero sistema motorio, rendendo di fatto il soggetto paralizzato.
La tecnologia utilizzata, ideata dalla società sempre australiana Synchron, è così composta: l’interfaccia si serve di un nodo che viene impiantato nel cervello e poggia sulla corteccia motoria, la parte responsabile del movimento fisico volontario: l’utente può, quindi, guardare uno schermo con una tastiera e selezionare le lettere per comporre una frase. Attraverso un altro apparecchio posizionato sul petto, un algoritmo di machine learning elabora i dati e traduce quei segnali in comandi digitali specifici.
l dispositivo si chiama Stentrode ed è stato impiantato nell’aprile del 2020 in seguito al peggioramento delle condizioni del signor O’Keefe, quando non era più indipendente nello svolgimento di ordinarie attività. È avvenuto tramite la vena giugulare, senza la necessità di dover effettuare un’operazione molto invasiva al cranio.
Questo sistema è stato progettato per consentire ai soggetti affetti da limitazioni fisiche, come quelle causate dalla SLA, di poter controllare i dispositivi digitali in modalità wireless.
È una grande conquista per il mondo della tecnologia. È un primo passo per poter dare la possibilità a persone affette da queste gravi malattie, di poter far parte di un mondo che pare essere sempre più proiettato nel web. Basti pensare ai social media, il cui utilizzo è orami all’ordine del giorno; pubblicità, ricerche, il mondo del lavoro, è tutto sviluppato attraverso l’utilizzo del web.
Lo stesso Philip, in un’intervista ha dichiarato:” Quando ne ho sentito parlare per la prima volta sapevo quanta indipendenza avrebbe potuto restituirmi. Il sistema è incredibile, è come imparare ad andare in bicicletta: serve un po’ di pratica, ma quando inizi ad andare, diventa naturale. Adesso penso solo a dove voglio cliccare sul computer e posso mandare email, gestire il mio conto, fare acquisti e ora inviare anche messaggi al mondo via Twitter”.
Il futuro, lo sviluppo di questo sistema, potrebbe semplificare, in misura significativa, la vita a tutte le persone con difficoltà motorie.