RIMINI – Da oggi cliccando su www.ecotyre.it si accederà a un sito internet completamente rinnovato. Al centro della nuova homepage senz’altro da Gomma a Gomma, il progetto di punta del Consorzio – primo in Italia per numero di Soci (quasi 800) e secondo per quantitativi di PFU gestiti (oltre 44 milioni di kg nel 2018) – che, insieme a importanti partner tecnici, ha creato il primo nuovo pneumatico verde, unico al mondo. EcoTyre, infatti, ha realizzato e già testato sulle strade nuovi pneumatici con, all’interno, un’innovativa mescola derivante da gomma triturata di pneumatici fuori uso.
I visitatori di Ecomondo, presso lo stand di EcoTyre, hanno potuto toccare con mano e vedere con i propri occhi le nuove gomme con percentuale di PFU e quelle tradizionali a confronto, incontrare il presidente di EcoTyre, Enrico Ambrogio, ricevere tutte le informazioni dettagliate sul progetto e discutere delle performance di questi innovativi pneumatici verdi equivalenti, e in alcuni casi migliori, di quelli tradizionali.
Ma le novità non sono finite: il sito internet completamente rinnovato è stato pensato e realizzato per garantire la massima fruibilità da parte dell’utente, puntando su estrema chiarezza e massima trasparenza. Nella homepage, i dati sono aggiornati di continuo, praticamente in tempo reale: attraverso la mappa interattiva è possibile monitorare i ritiri suddivisi per aree geografiche ed essere sempre aggiornati, attraverso un conteggio complessivo su tutte le attività svolte negli ultimi 12 mesi.
Sono presenti poi una serie di grafici sulle attività del Consorzio, rispetto agli obiettivi di raccolta: EcoTyre è tenuto, per legge, a dover gestire il 100% degli pneumatici nuovi immessi al consumo dai propri Soci; ad oggi, come da homepage, il Consorzio ha gestito già il 102,6%.
Sulle sezioni presenti sul sito internet, inoltre, è possibile monitorare:
• l’andamento della raccolta mese per mese e su base regionale (gli PFU raccolti rispetto all’obiettivo che il Consorzio si è dato) – sono servite tutte le Regioni d’Italia
• gommisti e officine servite da EcoTyre, suddivise per dimensione e tipologia: circa il 60% dei ritiri sono svolti in modalità di micro-raccolta (tra 0 e 300 pneumatici ritirati ossia fino a circa 2.000 kg per carico) che può essere effettuata con camion piccoli. I maxi-ritiri, oltre i 600 pezzi, nonostante siano i più economici, rappresentano solo il 10% delle attività della rete logistica
• le tipologie di PFU raccolte – il Consorzio tratta tutti gli PFU, dai più grandi ai più piccoli. Per un buon 50% raccoglie le gomme giunte a fine vita provenienti dal mondo agricolo, quindi quelli più grandi per intenderci, che sono anche i più difficili da gestire
Infine, una sezione dedicata a PFU ZERO il primo progetto nazionale di mappatura dei depositi abbandonati di PFU. L’obiettivo è quello di individuare, attraverso le segnalazioni di enti locali, associazioni e cittadini sul sito internet dedicato www.pfuzero.ecotyre.it, zone in cui vengono abbandonati gli PFU. EcoTyre dedica, ogni anno, una parte del proprio avanzo di gestione alla bonifica di alcuni dei depositi segnalati attraverso PFU Zero e promuove attività di sensibilizzazione ed educazione ambientale con l’obiettivo di diffondere la cultura del corretto recupero degli PFU presso i cittadini e gli operatori, riducendo il rischio di abbandono indiscriminato degli pneumatici nell’ambiente.
“Abbiamo deciso di rinnovare il nostro sito internet – ha detto Enrico Ambrogio, Presidente di EcoTyre – per renderlo ulteriormente più chiaro, schematico e facilmente fruibile per tutte le diverse tipologie di utenti. Parola d’ordine: trasparenza. Abbiamo pubblicato tutti i dati relativi alle nostre attività; chi visita il nostro sito internet avrà disponibili informazioni aggiornate continuamente e in tempo reale”.