DUBAI – Emirates ha dato il benvenuto a “A6-EVL”, l’Airbus A380 numero 116 di Emirates ed il primo dei tre aeromobili che, nel 2020, arricchiranno ancora di più la flotta del vettore. La consegna di questi ultimi A380 è prevista entro la fine del mese e uno dei due aerei sarà allestito con la nuova Premium Economy Class. Il nuovo arrivato è invece atterrato a Dubai sabato, dopo aver percorso la tratta alimentato da una miscela di carburante composta dal classico jet-fuel e da un carburante sostenibile (SAF). Si tratta della prima volta in cui questa miscela sostenibile viene utilizzata per alimentare un A380. Questo biocarburante viene prodotto in Finlandia ed è ottenuto dalla lavorazione di olio da cucina esausto.
Gli A380 sono entrati a far parte della flotta Emirates 12 anni fa e rappresentano tutt’ora la proposta flagship della Compagnia aerea. Si tratta di uno degli aerei preferiti dai clienti (tanto che diversi viaggiatori si assicurano appositamente un biglietto per il “Gigante di cieli”), in grado di far vivere loro un’indimenticabile esperienza di volo, grazie ai servizi premium come la Lounge di bordo o la celeberrima e unica Shower Spa. Questi ed altri servizi premium sono stati recentemente riattivati da Emirates, adesso proposti con nuove ed ulteriori misure di sicurezza volte a garantire la sicurezza e la salute dei viaggiatori.
Sir Tim Clark, Presidente di Emirates Airline, ha dichiarato: “L’A380 rappresenta per Emirates una storia di successo. Oltre a suscitare l’interesse dei nostri clienti, l’iconico aereo, grazie alla sua capacità, ci ha consentito di soddisfare la domanda anche in quegli aeroporti con slot limitati, supportando le nostre operazioni a lungo raggio. Grazie alla tecnologia e allo spazio offerti a bordo dall’A380, siamo stati in grado di offrire servizi che hanno trasformato l’esperienza di volo. Non vediamo l’ora di muovere un nuovo passo in questa direzione, grazie all’introduzione della nuova Premium Economy Class, che farà il proprio debutto proprio su un A380. Questo aereo rimarrà il nostro fiore all’occhiello nel corso del prossimo decennio e, man mano che ce ne saranno le condizioni, lo introdurremo su un numero di rotte sempre maggiore.”
Attualmente, l’A380 vola verso Il Cairo, Amman, Parigi, Londra, Guangzhou, Manchester e Mosca. Recentemente, i voli giornalieri operati verso Londra Heathrow e Mosca sono diventati quattro. Inoltre, i due ponti dell’A380 hanno consentito di tecnici Emirates di trasformare il velivolo in un “mini-freighter”, utilizzato per selezionate operazioni charter per il traporto urgente di merci.
Sull’impegno di Emirates in materia di attenzione alla sostenibilità e all’impatto ambientale, Sir Tim Clark ha commentato: “La sostenibilità rimane un tema importantissimo per Emirates. Seguiamo da vicino l’evoluzione che sta caratterizzando la produzione di carburanti sostenibili per il settore dell’aviazione, attendendo con trepidazione e fiducia il momento nel quale questi verranno prodotti su larga scala e a costi competitivi.”
A riguardo, Emirates continua a supportare le iniziative che contribuiscono allo sviluppo dell’industria dei carburanti SAF e dei biocarburanti in generale. La Compagnia aerea fa parte del comitato direttivo del Clean Skies for Tomorrow, istituita dal World Economic Forum per promuovere lo sviluppo di SAF. Emirates ha anche sostenuto una serie di webinar svoltisi presso l’Università di Khalifa, relativi al futuro dei SAF. Infine, un terzo degli autobus per il trasporto degli equipaggi Emirates a Dubai, sono attualmente alimentati da biocarburanti.
Emirates sta proseguendo il proprio percorso virtuoso volto alla riduzione delle emissioni. Oltre ad avvalersi di una moderna flotta di aerei (con età media di 6.5 anni) che garantiscono ridotti consumi di carburante, la Compagnia aerea adotta anche altri accorgimenti come, ad esempio, l’utilizzo di rotte flessibili che consentono di utilizzare il piano di volo più efficiente possibile.
La Compagnia aerea di avvale anche di un importante sistema di monitoraggio dei carburanti. Ad esempio, a terra si utilizzano unità di potenza che consumano meno energia oppure, in fase di rullaggio dopo l’avvenuto atterraggio, si spegne uno dei due motori degli aerei. Altre pratiche prevedono la spinta inversa al minimo dei motori, (sempre in fase di atterraggio), o il miglioramento dell’efficienza di carico e della gestione del peso dell’aeromobile.