MILANO – E-commerce e marketplace sono sempre più importanti per le imprese che esportano. Secondo l’indagine a fine dicembre di Promos Italia, la società per l’internazionalizzazione del sistema camerale italiano, insieme alla Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, su circa 250 imprese già attive o interessate a espandersi sui mercati esteri, uno su quattro utilizza l’e-commerce e oltre uno su dieci i principali marketplace per farsi conoscere sui mercati internazionali. In particolare sono interessati prima di tutto alla ricerca di controparti estere in sei casi su dieci, alla partecipazione a fiere, sempre sei su dieci , agli incontri b2b internazionali, circa la metà. Si tratta di imprese spesso già presenti sui mercati europei, che puntano ai mercati extra europei.
Oggi 4 febbraio, presentazione in Camera di commercio in un incontro sul tema “Le strategie di Digital Export, dal social selling alla lead generation” presso Palazzo Giureconsulti, Piazza Mercanti 2, Sala Esposizioni, dalle ore 9.30 alle ore 13.
“I canali digitali sono diventati fondamentali per il business delle imprese – spiega Alessandro Gelli, Direttore di Promos Italia – e anche le aziende esportatrici stanno comprendendo l’importanza del web per i loro affari internazionali, il 25% utilizza già l’e-commerce e oltre il 10% i principali marketplace per farsi conoscere sui mercati internazionali. È nostro compito dunque assisterle al meglio affinché sfruttino appieno le potenzialità della rete”.
Il quadro nazionale degli scambi nei primi nove mesi del 2019. La Lombardia nei primi nove mesi del 2019 ha superato i 194 miliardi di interscambio, stabile rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Vale il 29% del totale italiano che è di 670 miliardi ed è prima seguita da Veneto (85 miliardi) ed Emilia Romagna (77 miliardi). In particolare l’export è di 94 miliardi circa su 352 miliardi nazionali (26,8%) e l’import di 100 miliardi su 317 miliardi (31,5% del totale). Secondo un’elaborazione della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi e di Promos Italia, la struttura del sistema camerale a supporto dell’internazionalizzazione delle imprese, sugli ultimi dati Istat per i primi nove mesi del 2019, il trend è positivo a Milano che cresce complessivamente del 3% per scambi (86 miliardi): +5% l’export che è di 34 miliardi e +2% l’import (52 miliardi).
Gennaio– settembre 2019, dati positivi dall’export per Milano Monza Brianza Lodi. L’export dell’area di Milano, Monza e Lodi registra, nei nove mesi tra gennaio e settembre 2019, un aumento complessivo (+2,9%), come emerge dal report sull’import export al terzo trimestre dell’ufficio Studi, Statistica.
Un dato positivo grazie alla crescita di Milano (+4,8) e di Lodi (+3,4%). Incrementi che compensano la flessione delle esportazioni dell’area di Monza Brianza (-5,8%).
L’export da inizio anno, per i nove mesi da gennaio a settembre, vale 34 miliardi per Milano, 7 miliardi per Monza e quasi 3 miliardi per Lodi. Sempre per Milano Monza Brianza Lodi, l’export negli ultimi tre mesi disponibili, da luglio a settembre, vale quasi 15 miliardi, di cui 11 miliardi per Milano, 2 miliardi per Monza e 1 miliardo per Lodi.
L’incremento è consistente per le esportazioni per i prodotti tessili e dell’abbigliamento di Milano che svolge un ruolo di primo piano nella filiera della moda.
I mercati di sbocco dell’export trovano le destinazioni principali nel continente europeo e nelle economie dell’Unione Europea, con flussi esportativi di forte crescita per Lodi, di crescita per l’area metropolitana milanese ai quali si contrappone un segnale di non crescita per l’area di Monza Brianza. La declinazione dell’export verso i mercati extra-europei mostra, per l’area metropolitana milanese, un’espansione di vasta scala della penetrazione commerciale verso gli Stati Uniti, mentre l’aumento è relativamente più circoscritto se consideriamo la provincia di Monza Brianza. Il focus sui mercati asiatici evidenzia una situazione frammentata tra i territori, con le esportazioni in limitato aumento per l’area milanese, cui fa da contraltare una flessione significativa per il territorio monzese e un incremento cospicuo per la provincia di Lodi, dove tuttavia rappresentano una quota residuale delle esportazioni totali. Il quadro di dettaglio registra una crescita complessiva per l’area milanese verso l’estremo oriente asiatico, trainata dagli incrementi ottenuti nei mercati di Cina, Giappone e Corea del Sud.