SALERNO – Gli enti locali ricevono dal c.d. Decreto Rilancio (Decreto-Legge n. 34 del 19 maggio 2020) una straordinaria opportunità per saldare i propri debiti verso le imprese che, nel 2019, hanno eseguito lavori pubblici, senza vedersi onorare i corrispettivi dovutri.
L’art. 115 infatti istituisce presso il Ministero dell’economia e delle finanze un apposito fondo (“Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili”), con una dotazione di 12 miliardi di euro per il 2020, distinto in due sezioni, delle quali una (per 8 miliardi) specifica proprio per appalti non saldati, nel 2019, nel settore delle costruzioni.
Il Fondo è alimentato da una specifica convenzione tra il Ministero dell’economia e delle finanze e la Cassa Depositi e Prestiti, che sarà sottoscritta (almeno stando al Decreto) entro il mese di maggio.
«Ci auguriamo che questa importante opportunità per gli enti locali di saldare i propri debiti verso le imprese – commenta il presidente nazionale di FederCepi Costruzioni, Antonio Lombardi – venga opportunamente ed adeguatamente sfruttata. Non parliamo di sovvenzioni, prestiti o agevolazioni: parliamo di quanto gli enti locali sono tenuti ed obbligati a corrispondere per lavori appaltati ed eseguiti, nel 2019, ma non regolarmente pagati alle imprese. In questo Paese, il comparto delle costruzioni deve sopperire ad una contingente e gravissima esigenza di liquidità determinata da una pandemia e da un devastante lockdown, semplicemente rivendicando quanto, in un qualunque paese civile, spetterebbe di diritto. Le reiterate sentenze di condanna della Corte Ue per tali ritardi, non si sono purtroppo tradotte in una maggiore efficienza né tanto meno nel rispetto della tempistica di pagamento imposta dalle norme europee. Ci auguriamo che ora questa opportunità offerta dal Decreto Rilancio si traduca in un immediato saldo delle spettanze 2019. Nella totale assenza di forme di sostegno da parte dello Stato, è già qualcosa il saldo di debiti risalenti allo scorso anno. L’edilizia, ancora una volta, ce la farà esclusivamente con le proprie forze».