BENEVENTO – Quanto vale l’abbraccio di un bambino che ringrazia i medici che hanno salvato la vita al suo papà? Sicuramente più di qualsiasi prezzo possa raggiungere il gas o un barile di petrolio.
Lo scenario è quello della terribile tragedia umana rappresentata dalla guerra in Ucraina che impazza dal febbraio 2022. Y.B. è un uomo di 43 anni che nel giro di pochi giorni vede cadere tutte le certezze che caratterizzavano la sua famiglia, la sua terra e la sua vita. Con l’arrivo dell’invasore russo, infatti, decide di raccogliere poche cose, i suoi tre bambini, e con la moglie, attraverso mille sotterfugi rocamboleschi, partire con il cuore pieno di speranza verso l’Italia.
A Piano di Sorrento c’è infatti da anni sua sorella A. che si rende disponibile ad ospitarli. Lui non potrebbe lasciare il paese, visto l’obbligo di leva per tutti gli uomini sotto i sessant’anni imposto dal governo di Kiev, ma il suo amore per la patria non può superare quello per i suoi tre figli, tutti in età scolare. Davanti a sé un esercito di incertezza, un viaggio epico; alle spalle solo le bombe, ma con coraggio e fortuna YB e la sua famiglia raggiungono l’Italia.
Proprio quando il peggio sembrava passato YB, trascurando da tempo i suoi problemi di salute per cause di forza maggiore, scopre di avere un grave tumore del glande in fase avanzata. Una patologia rara, importante, devastante, che se non curata in tempo porta a morte certa.
YB però non parla inglese, non parla l’italiano, e quando per puro caso viene visitato prima dal dottor Aniello Russo (responsabile dell’UOS di urologia del Fatebenefratelli di Benevento) e poi dal Dottor Dante Di Domenico (urologo Fatebenefratelli Bn), la difficoltà nel comunicare al papà che scappa dalla guerra la terribile notizia è enorme. S’innesca così la macchina dell’umanità che distingue da sempre i Fatebenefratelli come insegnato dal suo fondatore San Giovanni di Dio.
Un protocollo non scritto che coinvolge Fra Lorenzo Gamos – Superiore dell’Ospedale Sacro Cuore di Gesù di Benevento, il dottor Giovanni Carozza (Direttore Amministrativo), il personale amministrativo ed il CUP, che si adoperano per semplificare la burocrazia ed affrontare fattivamente un caso medico umano unico e terribile.
YB viene sottoposto ad un intervento di penectomia che coinvolge oltre ai dottori Russo e Di Domenico, anche il prof. Zito (Primario dell’Urologia dell’Ospedale del Mare), il dottore Castelluzzo, la dottoressa Cusano primario di anestesiologia dell’Ospedale Sacro Cuore di Gesù, gli infermieri e tutto il personale sanitario che, emotivamente coinvolti dalla storia incredibile di YB, non mancano di fornirgli, oltre alle cure del caso, anche amorevole assistenza, per lenire non solo i dolori fisici ma anche quelli dell’anima, già provata dall’ingiusto conflitto bellico.
Y.B. Viene dimesso, le cure sortiscono l’effetto desiderato, Y.B. può definirsi guarito.
L’emozione più grande difficile da descrivere è quella di Y.B. che con la sua famiglia ha voluto incontrare gli angeli del Fatebenefratelli (come piace chiamarli ad A. la sorella di Y.B.) per abbracciarli e ringraziarli per la professionalità e la grande umanità dimostrate.