(PRIMAPRESS) – QAMISHLI (SIRIA) – Gli attacchi turchi nel nord della Siria hanno riacceso il pericolo Isis che trova già conferma nella morte della segretaria generale del partito per il Futuro della Siria, Havrin Khalaf. L’esponente politica sarebbe rimasta uccisa nell’autobomba esplosa ieri a Qamishli, città curda presa di mira sia dall’Isis che ha rivendicato l’attentato. Havrin Khalaf aveva guidato di recente un Forum tribale delle donne e si era battuta per una transizione democratica orientata a guardare ad una Siria inclusiva e rispettosa dei diritti delle minoranze, e indipendente dall’impostazione baathista. Nel manifesto fondante del Partito per il Futuro della Siria, costituitosi nel 2018, si affermavano i principi della laicità dello Stato, una Siria “multi identitaria”, la “rinuncia alla violenza” in favore di una “lotta pacifica per la risoluzione delle controversie, “l’eguaglianza tra uomini e donne” e il rispetto delle risoluzioni delle nazioni Unite, “in particolare la risoluzione 2254, secondo cui tutte le fazioni del popolo siriano dovrebbero essere rappresentate nel processo politico, compresa la stesura di una nuova costituzione. La Siria con questa morte perde una voce nel cambiamento di un paese che vuole ritrovare la pace. – (PRIMAPRESS)