NAPOLI – Nasce a Napoli HealthTech Innovation hub (HI), un polo dedicato allo sviluppo di Tecnologie per la salute, presso il Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati (CeSMA) del Complesso universitario San Giovanni a Teduccio di Napol. Obiettivo, migliorare la salute delle nostre comunità e creare opportunità per giovani e imprese promuovendo l’innovazione e la crescita nel settore Healthcare. HealthTech Innovation hub è stato presentato oggi con un webinair a cui ha partecipato anche Gaetano Manfredi, il ministro dell’Università e ricerca. Tra i primi progetti di HealthTech Innovation hub c’è il Master Make Napoli Medtronic Advanced Knowledge Experience, che prenderà il via nei prossimi giorni. Si tratta di un percorso formativo destinato a studenti laureati in materie scientifiche ed economico sociali, residenti nel Sud Italia.
Poi già dicembre, invece, all’ HealthTech Innovation hub partirà il progetto Hack for Med Tour (www.hackformed.com), un hackathon itinerante in tre tappe per la ricerca ed il supporto di nuove idee e progetti nel mondo Healthcare. In particolare la tappa partenopea punterà su connected care, big data e analytics e su come possono contribuire a generare nuove cure e migliore gestione assistenziale.
“L’ateneo Federico II aggiunge un nuovo tassello al suo palmares di iniziative di promozione dell’innovazione e del trasferimento tecnologico a beneficio del tessuto industriale, economico e sociale del nostro Paese – spiega Matteo Lorito, rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II – Il nuovo Hub HI Healthtech Innovation Hub, in sinergia con un grande player come Medtronic, mira ad essere una fucina di nuove soluzioni tecnologiche in ambito Healthcare”. “Napoli è parte fondamentale del nostro programma ‘Medtronic Open Innovation Lab’ – dice Michele Perrino, presidente e amministratore delegato di Medtronic Italia, azienda di riferimento mondiale per le tecnologie, i servizi e le soluzioni mediche – Napoli è uno dei quattro Laboratori italiani con Milano, Mirandola e Lecce per lo sviluppo, la connessione e la libera circolazione delle idee e del talento al servizio dell’innovazione biomedicale”. “Un’occasione unica – sottolinea Giovanni Esposito, direttore di Cardiologia AOU Università di Napoli Federico II – un’esperienza che, in questo periodo storico, diventa indispensabile. Bisogna trasformarsi. Questo polo può generare un ecosistema in cui tutte le tecnologie possono essere costruite non soltanto ai fini della formazione, ma per l’applicatività”. “L’idea è fare in modo che la tecnologia sia sempre più vicina al paziente, che il paziente si senta accolto – conclude Leopoldo Angrisani, direttore Csma Centro Servizi Metrologici e Tecnologici Avanzati Università della Federico II – Avere un nuovo concetto di prossimità della cura verso il paziente, la tecnologia può rispondere a questa richiesta. Può essere un elemento sfidante oggi cercare di andare in questa direzione”.