MILANO – Banca Progetto e Helbiz Italia, leader di mercato della micro-mobilità urbana con 17 licenze per mezzi in sharing in Italia, hanno finalizzato un finanziamento da 3,5 milioni di euro, a sostegno dei progetti di sviluppo previsti nel piano di investimenti della società, che verranno realizzati in futuro.
Il finanziamento consente di rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria di Helbiz Italia, in coerenza con il piano di espansione 2020/2022 in Italia.
Attraverso questo nuovo finanziamento per 3.5 milioni di Euro, erogato da Banca Progetto e contro-garantito dal Mediocredito Centrale, Helbiz Italia si è anche assicurata per la prima volta l’accesso alla leva bancaria. Il finanziamento di Banca Progetto è un loan a 6 anni, che sarà diretto verso gli investimenti futuri in monopattini ed e-bike.
In precedenza Helbiz, come molte aziende di micro-mobilità, ha finanziato l’espansione della flotta solo attraverso il patrimonio netto degli azionisti e raccolte in Equity, perché questo segmento innovativo del mercato non era considerato ancora bancabile. Infatti Helbiz Inc. ha raccolto circa 31 milioni di dollari tra investitori istituzionali e professionali, in successivi round di equity per l’acquisto di monopattini e e-bikes.
Nel corso del 2020, Helbiz Italia ha quintuplicato il numero di licenze conseguite e raggiunto la profittabilità a livello operativo, ottenendo per la prima volta la possibilità di accedere al credito.
Oggi il settore della micro-mobilità è regolamentato e le licenze vengono assegnate agli operatori per un periodo che si estende dai 12 mesi fino ai 5 anni. La generazione di cassa rende il modello di business sostenibile e le aziende possono pianificare gli investimenti per lo sviluppo sul territorio.
Paolo Fiorentino, Amministratore Delegato di Banca Progetto:
“Con questo finanziamento, Banca Progetto ribadisce il proprio sostegno ad iniziative imprenditoriali innovative, green e di prospettiva internazionale. L’energia creativa, la dedizione e la capacità di visione del giovanissimo management team di Helbiz rappresentano un esempio virtuoso, capace di unire sostenibilità ambientale e profittabilità, in un progetto imprenditoriale orientato verso un futuro a zero emissioni”.
Giulio Profumo, CFO di Helbiz Inc:
“Sicuramente Helbiz aumenterà in futuro il rapporto tra debito ed equity – afferma Giulio Profumo CFO di Helbiz Inc. – per il management e gli attuali azionisti, quello che si vuole evitare, ovviamente, è la diluizione, anche a fronte della già annunciata operazione di listing al Nasdaq. La possibilità di accesso ai finanziamenti bancari, a supporto di investimenti strutturali e funzionali alla crescita è supportata da un ottimo ROI nel capitale. Fino ad oggi, il mercato del debito era stato precluso in quanto “startup”: da oggi possiamo dire che il nostro modello di business viene valutato come consolidato e remunerativo”. Helbiz Italia ha raggiunto il break-even nel mese di settembre scorso, sono in via di miglioramento incrementale tanto le metriche economiche quanto i volumi della società.
“Il nostro modello di finanziamento dei veicoli e delle operations prevede due distinti canali di funding – rispettivamente debito ed equity – che ci permette ad esempio di pianificare al meglio tanto l’acquisizione delle nuove flotte di veicoli quanto il profilo temporale del loro ammortamento. Su questo tema è allo studio anche una forma di struttura di debito “asset-backed”, legata ai monopattini e alle biciclette elettriche per finanziare i futuri investimenti.
Il consolidamento del modello di Business di Helbiz – prosegue Giulio Profumo – è testimoniato da una razionalizzazione anche dei bandi di gara per le licenze: molte città in tutto il mondo stanno disponendo gare d’appalto che prevedono la concessione di due o tre licenze e a volte solo un singolo operatore. Allo stesso tempo è in crescita il trend delle città che continuano ad abilitare i servizi di micro-mobilità. Ciò ha consentito ad Helbiz di incrementare i livelli di efficienza e penetrazione del mercato diventando uno degli operatori di riferimento in Europa e negli Stati Uniti, anche grazie all’accelerazione dovuta alla pandemia di Coronavirus che ha costretto le città ad aprire più velocemente i servizi di micro-mobilità per offrire un’alternativa integrata agli altri mezzi di trasporto pubblico”.