(PRIMAPRESS) – CRETA – E’ giallo sulla morte della scienziata americana Suzanne Eaton che è stata trovata senza vita in un bunker della Seconda guerra mondiale sull’isola greca di Creta. La 59enne ricercatrice americana risultava scomparsa da più di una settimana tanto da aver spinto l’istituto di ricerca tedesco per cui lavorava, l’autorevole Max Planck Institut, a far affiggere in tutta Creta, una locandina con una ricompensa di 30 mila euro per chi avesse fornito notizie alla polizia locale o alla chiesa ortodossa di Creta. Poi la svolta, almeno nel ritrovamento del suo corpo, con l’autopsia degli investigatori che hanno parlato di soffocamento. Secondo gli investigatori si tratterebbe di omicidio e si sta scavando nelle giornate precedenti al suo arrivo a Creta e nei suoi spostamenti nell’isola stessa. – (PRIMAPRESS)