ROMA – Il premio Nobel per la fisica Michel Mayor l’8 e il 9 settembre sarà a Roma per una due giorni dedicata all’approfondimento dei temi sugli esopianeti e sulla vita extraterrestre. Il programma della sessione di eventi è organizzato, nell’ambito del Progetto Scienza NET, dall’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) e Sapienza Università di Roma.
Pluralità dei mondi nell’universo, pluralità di mondi abitati? Queste domande erano già presenti nelle discussioni degli antichi filosofi oltre 2000 anni fa. 25 anni fa abbiamo scoperto il primo pianeta orbitare, una stella molto simile al nostro sole. Da allora, sono stati rilevati diverse migliaia di sistemi planetari con una sorprendente diversità tra gli stessi.
La ricerca oggi si sta già muovendo verso una domanda più vertiginosa: la vita esiste altrove nell’universo? Abbiamo i mezzi per rispondere a questa domanda multi-millenaria? Attraverso la tecnologia, stiamo trasformando questo sogno di tempi antichi in un affascinante campo dell’astrofisica oggi.
Gli appuntamenti aperti al pubblico – previa prenotazione e green pass, e disponibili in streaming – prenderanno il via con la Lectio Magistralis «Altri mondi nell’Universo? La ricerca di pianeti simili alla nostra Terra e … della vita!», alle ore 16:00 presso l’Aula magna del Rettorato della Sapienza. La Lectio magistralis del Premio Nobel sarà presentata dalla Rettrice di Sapienza, Prof.ssa Antonella Polimeni, con i saluti del Presidente INAF, Prof. Marco Tavani, Il Presidente dell’ISPRA Stefano Laporta e la Rettrice di Uninettuno Prof.ssa Maria Amata Garito.
Il 9 settembre sarà la volta della Tavola Rotonda «La Terra non è più sola. E noi? La scoperta degli esopianeti e la ricerca di vita extraterrestre» alla quale interverranno oltre al premio Nobel Michel Mayor, Raffaele Saladino, Chimico (Università della Tuscia di Viterbo), Daniela Billi, Biologa (Università di Tor Vergata), Giusi Micela, Astrofisica (INAF); Enzo Pascale, Astrofisico (Sapienza Università di Roma), Angela Landolfi, Biogeochimica Marina (CNR-ISMAR). I relatori saranno moderati da Giovanni Carrada, giornalista e divulgatore scientifico.
“La cultura scientifica è importante perché rende il cittadino consapevole di se stesso e di ciò che lo circonda. Ci rende in grado di rivolgere lo sguardo agli altri e al mondo con apertura mentale e spirito critico. In un certo senso ‘la scienza ci rende liberi’, perché affina la nostra capacità di osservare la realtà, ci spinge a porci delle domande, e a porre la nostra attenzione su questioni importanti che riguardano tutti – ha dichiarato Claudia Ceccarelli, coordinatrice del Progetto NET- Science Together –. La scienza stimola ad essere curiosi. Ed è proprio questa curiosità che da sempre spinge ricercatori e ricercatrici in tutto il mondo ad esplorare con il forte desiderio di conoscere nuovi orizzonti. Tutto questo ha portato ad un rapido progresso scientifico e tecnologico, che ci ha fornito strumenti sempre più sofisticati, consentendoci di aprire il nostro sguardo anche oltre i ‘limiti’ del nostro Sistema Solare. Oggi ci troviamo di fronte a nuove sfide, con il desiderio di dare risposte a nuove domande, come ad esempio: esistono altri pianeti che potrebbero accogliere la vita, per come noi la conosciamo, oltre la Terra? Una domanda a cui la scienza deve ancora rispondere…”