(PRIMAPRESS) – SHANGHAI – All’Expo di Shanghai, si rafforza un inedito binomio Xi Jinping-Macron e non solo per la prevista firma di circa 40 contratti bilaterali tra Parigi e Cina nei settori dell’aeronautica, dello spazio e dell’agricoltura ma anche per la costruzione di uno stabilimento per il trattamento delle scorie nucleari, un progetto che parte da lontano e che forse potrebbe vedere a breve la dirittura d’arrivo. Ciò che emerge di nuovo è che l’asse franco-cinese si rivolge ai Paesi sviluppati per combattere i cambiamenti climatici chiedendo circa 100 miliardi di dollari di investimenti entro il 2025. L’appello è firmato in una dichiarazione congiunta dei due leader che esprimono “fermo sostegno all’accordo di Parigi”, considerato “processo irreversibile” e “bussola” per una “forte azione” sul clima. C’è da dire, però, che mentre buona parte dei paesi europei in questi anni ha inserito sempre più norme restrittive per limitare l’inquinamento atmosferico questo non si può dire dal governo di Pechino ed appare paradossale la richiesta formulata insieme a Macron di chiedere ad altri paesi di investire nella difesa del clima. – (PRIMAPRESS)