TORINO – Sono state oltre 2.000 le presenze alla prima edizione del Festival del Digitale Popolare, organizzato da Fondazione Italia Digitale a Torino, che ancora una volta ha saputo mostrare una forte sensibilità e attenzione al tema dell’innovazione.
L’evento ha portato a riflettere sulle opportunità del digitale, a partire dalla vita del singolo cittadino, passando per imprese e pubblica amministrazione e anche di affrontarne i rischi e le storture. Più di 100 i relatori coinvolti nel confronto sui temi più diversi tra cui PA, sanità, scuola, sport, diritti, mobilità, podcast, satira, gaming, economia, lavoro, comunicazione e informazione.
Tra gli ospiti di questa prima edizione Claudio Marchisio, La Rappresentante di Lista, Giorgio Chiellini, Makkox, Sara Gama, Cristiana Capotondi, Francesco Giorgino, Roberto Giacobbo, Santo Versace, Mario Calabresi, Agnese Pini, Luca Argentero e Paolo Ruffini.
“Siamo molto soddisfatti, è stato un successo, una risposta straordinaria da parte della città, dei cittadini, delle istituzioni, delle imprese nazionali e locali – commenta il Presidente di Fondazione Italia Digitale Francesco Di Costanzo – Tre giorni ricchi di partecipazione, approfondimenti, divulgazione per un digitale semplice, concreto, sicuro, equo e alla portata di tutti. Un grande grazie alle tante persone che hanno lavorato per il Festival e ai tanti partner e ospiti che hanno sostenuto l’evento e portato contenuti per una cultura digitale sempre più matura e popolare. Siamo già al lavoro per la prossima edizione a Torino nel 2023”.
A concludere i panel, un focus sul rapporto tra italiani e digitale – oggetto della ricerca realizzata dall’Istituto Piepoli per Fondazione Italia Digitale, illustrata da Livio Gigliuto, direttore della Fondazione – ha evidenziato che effettivamente gli ultimi due anni hanno reso “popolare” il rapporto tra gli italiani e il digitale. Questi strumenti sono diventati protagonisti di ogni attività della vita, in un flusso ininterrotto e armonico tra digitale e analogico.
Il digitale coinvolge sempre di più anche il lavoro e il tempo libero: accanto a social network, chat e siti web i nostri concittadini hanno integrato nella loro routine le piattaforme utilizzate per il lavoro e quelle dedicate al gaming, entrambe utilizzate ormai da quasi un quinto degli italiani.
È anche finita la fase “primitiva” in cui digitale era sinonimo solo di acquisti online e socialità. Oggi sanità digitale, infrastrutture e 5G, digitalizzazione della PA, sharing, cloud sono temi che gli italiani conoscono e per i quali fanno il tifo.
Conseguenza di ciò è una forte apertura nei confronti del futuro: quasi 3 italiani su 4, di ogni età, sanno cos’è il Metaverso, e la maggioranza è già pronta ad abitarlo, con curiosità e fiducia.