(PRIMAPRESS) – ROMA – Secondo le ultime rilevazioni Istat, il reddito disponibile delle famiglie consumatrici è aumentato dello 0,9% rispetto al trimestre precedente, sia in termini nominali sia in termini reali. Un incremento che secondo Confcommercio non si è ancora percepito in termini di consumi nel carrello della spesa ma l’istituto statistico sostiene che questo aumento si sia tradotto in un’analoga crescita del potere d’acquisto. L’unica ragione di questo maggiore reddito rilevato dall’Istat potrebbe essere l’effetto della maggiore propensione al risparmio delle famiglie consumatrici che è stata pari all’8,9%, segnano un aumento di 0,8 punti percentuali rispetto al trimestre precedente.”Il reddito disponibile delle famiglie – è il commento dell’Istat – ha segnato, dopo il calo della seconda parte dello scorso anno, un progressivo recupero, che grazie alla dinamica quasi nulla dei prezzi al consumo, si è trasferito in crescita del potere d’acquisto, con un’accelerazione nel secondo trimestre. La risalita del reddito si è tradotta solo in parte in maggiori consumi, mentre è aumentata la propensione al risparmio”. Nel secondo trimestre il deficit/Pil e’ stato pari all’1,1%, dall’1,3% nello stesso trimestre del 2018. Lo rende noto l’Istat. L’andamento è stato possibile “grazie a una dinamica delle uscite meno accentuata di quella delle entrate (con incrementi rispettivamente del 2,0% e del 2,5%)”. Intanto la pressione fiscale nel secondo trimestre 2019, rileva l’Istat, è stata pari al 40,5%, in aumento di 0,3 punti percentuali rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. – (PRIMAPRESS)