(PRIMAPRESS) – ROMA – Il dato che balza immediatamente all’occhio nel Rapporto Annuale dell’Istat che fa la fotografia del Paese Italia, è l’invecchiamento galoppante della nazione. Si fanno meno figli tanto da registrare una perdita di circa 140 mila bambini rispetto al 2008. Sono quasi 15mila gli ultracentenari residenti in Italia, cifra da record europeo assieme alla Francia. Al primo gennaio 2015 erano oltre 19mila, massimo storico. Al 1° gennaio 2019 si stimano circa 2,2 milioni di individui di età pari o superiore agli 85 anni, il 3,6% del totale della popolazione residente (15,6% della popolazione di 65 anni e oltre).“La diminuzione delle nascite – spiega il rapporto – è attribuibile prevalentemente al calo dei nati da coppie di genitori entrambi italiani, che scendono a 359mila nel 2017 (oltre 121mila in meno rispetto al 2008)». Ma si sta esaurendo anche l’effetto positivo arrivato in questi anni dagli stranieri. Dal 2012 al 2017 sono oltre 8mila in meno i nati con almeno un genitore straniero che scendono sotto i 100mila. Rappresentano circa un nato su cinque, il 21,7% del totale.Ma c’è anche un calo delle donne. Secondo l’Istat, la diminuzione della popolazione femminile tra 15 e 49 anni osservata tra il 2008 e il 2017 – circa 900mila donne in meno – spiega quasi i tre quarti della differenza di nascite che si è verificata nello stesso periodo, mentre la restante quota dipende dalla diminuzione della fecondità (da 1,45 figli per donna del 2008 a 1,32 del 2017).La popolazione residente in Italia è in calo dal 2015. Giancarlo Bangiardo, presidente dell’Istat: commenta così: “Siamo di fronte ad un vero e proprio calo numerico di cui si ha memoria nella storia d’Italia solo risalendo al lontano biennio 1917-1918, un secolo fa, un’epoca segnata dalla Grande Guerra e dai successivi drammatici effetti dell’epidemia di `spagnola”. Al 1° gennaio 2019, l’Istat stima che la popolazione ammonti a 60 milioni 391 mila residenti, oltre 400mila residenti in meno rispetto al 1° gennaio 2015 (-6,6 per mille). La popolazione di cittadinanza italiana scende a 55 milioni 15 mila unità, mentre i cittadini stranieri residenti sono 5 milioni 234 mila (+43,8 per mille rispetto al 1° gennaio 2015). La stima dell’incidenza della popolazione straniera sul totale ha raggiunto l’8,7 per cento nel 2019 (era il 5,2 per cento nel 2008).Altro elemento preoccupante che emerge dal Rapporto: i giovani escono dalla famiglia di origine sempre più tardi. Al 1° gennaio 2018 i giovani dai 20 ai 34 anni sono 9 milioni 630 mila, il 16% del totale della popolazione residente; rispetto a 10 anni prima sono diminuiti di oltre 1 milione 230 mila unità (erano il 19% della popolazione al 1° gennaio 2008). Più della metà (5,5 milioni), celibi e nubili, vive con almeno un genitore. – (PRIMAPRESS)