MILANO – Ivanti Inc., la piattaforma di automazione che rileva, gestisce, protegge e supporta gli asset IT dal cloud all’edge, inaugura la “Summer of Security” per potenziare l’impegno nella protezione dei clienti nel momento in cui aziende e Enti Governativi di tutto il mondo devono fronteggiare minacce informatiche sempre più complesse. Con la Summer of Security, Ivanti raddoppia il proprio impegno nella protezione dell’Everywhere Workplace.
Tutto ciò avviene sulla scia del Decreto Esecutivo del Presidente Biden volto al miglioramento della sicurezza informatica. Il decreto chiede una maggiore collaborazione e condivisione delle informazioni tra il governo federale e il settore privato, esigendo “cambiamenti decisivi e investimenti significativi al fine di difendere le istituzioni vitali che sono alla base dello stile di vita americano”. Di conseguenza, Ivanti si impegna ad adottare un approccio collaborativo alla sicurezza e ad alzarne il livello laddove i malintenzionati portino attacchi sempre più sofisticati.
In linea a tale strategia, Ivanti ha recentemente nominato Daniel Spicer a nuovo Vice President of Security dell’azienda. Spicer contribuirà a migliorare l’infrastruttura generale della sicurezza informatica dell’azienda, collaborando con i team di ingegneri per rafforzare ulteriormente le soluzioni di Ivanti, valutando acquisizioni future per arricchire le funzionalità e la differenziazione sul mercato, al fine di potenziare la sicurezza del network di Ivanti e proteggere i sistemi e i propri dati.
Nel lungo termine, Ivanti prevede di aumentare il proprio staff per implementare un team di esperti più specializzato sui prodotti, acquisire società che rafforzeranno le competenze sulla sicurezza, collaborare con partner di sicurezza per espandere la portata della piattaforma Ivanti Neurons e introdurre nuove funzionalità che consentiranno alle organizzazioni di proteggere meglio le proprie risorse digitali nell’Everywhere Workplace. Ivanti, inoltre, continuerà a collaborare con i leader del settore, compresi i dirigenti del settore pubblico e di quello privato, così da stabilire nuovi standard in merito all’approccio del settore alla sicurezza.
“I cybercriminali sono cresciuti di livello e il settore della sicurezza deve essere all’altezza della situazione”, ha affermato Spicer. “Poiché le imprese e gli enti pubblici devono difendere i propri sistemi da attacchi sempre più evoluti, Ivanti è concentrata nel proteggere e mitigare con tempestività le minacce ai clienti. Tutto parte dalla creazione di prodotti che garantiscano la totale sicurezza, per poi istruire sulle best practice da adottare e aiutare le imprese nel realizzare fondamenta robuste in tema di sicurezza, attraverso una strategia Zero Trust. Serve anche trasparenza e collaborazione”.
Il rapido cambiamento verso modalità di lavoro a distanza ha modificato per sempre il panorama delle minacce. Nell’Everywhere Workplace, i dipendenti utilizzano vari dispositivi per accedere a reti, dati e servizi aziendali mentre lavorano da luoghi diversi. Nonostante sia cresciuta la produttività, il lavoro da remoto ha contribuito anche ad aumentare la superficie di attacco aziendale, creando innumerevoli problemi di sicurezza alle imprese.
Recentemente gli hacker hanno sconvolto diversi aspetti della vita quotidiana, generando grosse criticità anche negli USA, con molteplici attacchi ransomware sferrati contro i principali produttori alimentari. Secondo un recente studio di Ivanti, condotto su scala globale, il 58% degli intervistati ha affermato che le proprie aziende hanno subito un attacco ransomware nell’ultimo anno. La maggioranza (53%) di queste ha dichiarato di aver impiegato da una a quattro settimane per tornare a essere operativa. Ivanti ha intervistato oltre 1.000 professionisti dell’IT aziendale negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Francia, Germania, Australia, Nuova Zelanda e Giappone.
Per contrastare le continue minacce, l’Everywhere Workplace richiede l’implementazione di una sicurezza distribuita. Verificando continuamente ogni risorsa e transazione prima di consentire l’accesso ai dati, la sicurezza Zero Trust consente alle imprese di disporre di una rete più robusta e impenetrabile. La verifica include, a titolo esemplificativo, l’autenticazione avanzata degli utenti, i controlli di postura per i dispositivi e la micro-segmentazione delle reti. Prima di concedere l’accesso, l’approccio Zero Trust considera i diversi dati e l’intero contesto dell’ambiente dell’utente.
“Lo Zero Trust è l’unico framework di sicurezza permette alle aziende di difendersi efficacemente dall’ondata di attacchi, consentendo loro di lavorare in un Everywhere Workplace affidabile e sicuro”, ha affermato Chase Cunningham, Industry Analyst, ex Forrester e ideatore di Zero Trust eXtended Ecosystem di Forrester. “Implementando una strategia di sicurezza Zero Trust che si avvale di tecnologie di automazione, le imprese ottengono una sicurezza completa per utenti, dispositivi, app, reti e dati”.