MILANO – Secondo quanto emerso dai dati rilevati da Kaspersky DDoS Protection e dalle analisi effettuate dai server di comando e controllo, nel terzo trimestre del 2020 il numero di attacchi DDoS è diminuito. Tuttavia, nonostante il numero di attacchi DDoS si sia complessivamente stabilizzato durante l’anno, nel terzo trimestre è stato registrato un aumento su base annua, con un picco di 323 attacchi in un solo giorno, il numero più elevato rilevato durante il corso dell’anno.
A causa della maggiore propensione degli utenti ad utilizzare i servizi online durante il lockdown, nei primi due trimestri dell’anno è stato registrato un picco di attacchi DDoS volti a compromettere il loro funzionamento. Le risorse educative e amministrative sono state le più colpite. Tuttavia, i risultati del terzo trimestre indicano che il numero degli attacchi DDoS sta tornando ai livelli precedenti al lockdown.
Nel terzo trimestre del 2020, Kaspersky DDoS Protection ha rilevato il 73% di attacchi in meno rispetto al trimestre precedente. Tuttavia, guardando allo stesso periodo del 2019, è stato registrato un aumento di 1,5 volte rispetto all’anno precedente. Ciò significa che il calo rilevato durante il terzo trimestre potrebbe essere una conseguenza dell’aumento anomalo degli attacchi registrato nel secondo trimestre.
Le analisi dei comandi trasmesse dai bot dei server di comando e controllo hanno inoltre evidenziato un calo degli attacchi DDoS. Nel terzo trimestre sono stati effettuati in media 106 attacchi al giorno, 10 in meno rispetto a quelli avvenuti nel trimestre precedente. Malgrado la minore quantità di attacchi (ad esempio, in tre giorni sono stati rilevati solo tre casi), in alcuni periodi l’attività DDoS è stata particolarmente intensa. Il picco più evidente è stato osservato il 2 luglio quando sono stati registrati 323 attacchi, un dato record per il 2020. Il secondo picco più alto è di 298 attacchi registrato ad aprile.
“Molte aziende non erano preparate al lavoro da remoto o non ritenevano rilevanti le proprie risorse web ai fini di un attacco. Abbiamo ricevuto diverse richieste di supporto da parte di alcune organizzazioni, come ad esempio aziende produttrici di mascherine, che sono state vittime di attacchi DDoS e che prima di questi incidenti non avevano mai pensato di dotarsi di soluzioni per contrastare questa minaccia. Stiamo osservando una maggiore consapevolezza da parte delle aziende che sono riuscite in numero sempre maggiore a rafforzare le proprie difese informatiche e a colmare questa falla nella sicurezza. Di conseguenza, nel terzo trimestre gli attacchi DDoS sono stati meno efficaci. Ciononostante, gli aggressori rimangono piuttosto attivi, pertanto raccomandiamo a coloro che devono ancora adottare misure adeguate di non sottovalutare questo problema”, ha dichiarato Alexey Kiselev, Business Development Manager del team di Kaspersky DDoS Protection.