TORINO – Auto connesse e strade intelligenti saranno le protagoniste della mobilità del futuro. Le sperimentazioni sulla guida autonoma vanno, infatti, di pari passo con la realizzazione di una rete stradale dotata di tecnologie e sensori che abilitano la comunicazione con le auto e tra veicoli al fine di rendere le strade più sicure per conducenti e pedoni e la guida più confortevole.
L’Italia si dimostra tra le nazioni più ricettive sul tema della smart mobility: oltre un comune su tre, con popolazione oltre i 25mila abitanti, ha avviato almeno un progetto di smart mobility (36%) nel triennio 2017-2019 e, a questi, si aggiunge un 39% che lo aveva già attivato prima del 2017. La maggioranza delle pubbliche amministrazioni considera questo ambito di grande importanza, con il 58% dei progetti che supera la fase di sperimentazione e viene effettivamente applicato.
A conferma della lungimiranza italiana sui temi della smart mobility, nel 2018 il Ministero dei Trasporti firma il Decreto Smart Road, per l’ammodernamento e l’adeguamento tecnologico della rete stradale italiana all’insegna della digital transformation: qui viene introdotta la definizione di smart road, un’infrastruttura stradale “intelligente”, implementata mediante tecnologia, che consente la comunicazione e l’interconnessione tra i veicoli che la percorrono, permettendo loro di ricevere, per esempio, informazioni su traffico e meteo.
L’Italia si mostra, quindi, un passo avanti al resto d’Europa e in questo contesto tra le principali città laboratorio c’è Torino, attiva sin dal 2018 con Torino City Lab (TCL), un laboratorio d’innovazione aperto, pensato per creare condizioni semplificate per imprese interessate a testare in scenari reali soluzioni innovative per il vivere urbano e che oggi è supportato da oltre 90 partner industriali e di ricerca.
In questo ambito è stato individuato il circuito urbano Smart Road, un percorso di circa 35 km pensato per favorire le sperimentazioni di auto connesse e autonome. Anche grazie a questa esperienza, nel 2020, l’Italia è stata inserita nel prestigioso Kpmg Autonomous Vehicles Readiness Index.
Dal 2021 con il progetto “Casa delle Tecnologie emergenti di Torino – CTE NEXT” – finanziato dal Ministero Sviluppo Economico e realizzato con un partenariato di ulteriori 12 partner – gli asset di sperimentazione per la Smart Road torinese si arricchiscono dell’infrastruttura tecnologica 5G multiservizio e si ampliano i servizi di accelerazione e trasferimento tecnologico.
In questo contesto, si inserisce l’attività sperimentale di Teoresi, nuovo partner di Torino City Lab, società d’ingegneria specializzata in tecnologia all’avanguardia per la smart mobility, che proprio a Torino, nel circuito smart road, intende testare nei prossimi mesi i suoi algoritmi di guida autonoma sulla city car elettrica Yoyo realizzata da XEV, innovativa casa automobilistica anch’essa torinese.
“Per Teoresi la città è un ambito di sperimentazione delle proprie innovazioni di frontiera e con i partner del territorio vuole promuovere attività di testing congiunto e sviluppare progetti innovativi all’interno dell’ecosistema torinese”, spiega Fabio Gadda, Marketing Program Manager di Teoresi Group.
Il Gruppo Teoresi, società di ingegneria nata a Torino nell’87 ma ora di respiro internazionale (850 dipendenti in 4 nazioni), forte dell’esperienza maturata nel settore automotive, ha infatti avviato progetti di ricerca e sviluppo per la guida assistita e autonoma. In particolare, Teoresi sta implementando varie tecnologie che i produttori di auto potranno integrare nei loro veicoli per renderli più intelligenti e sicuri. Le auto del futuro saranno infatti dotate di camere e sensori (lidar, radar, sonar) sempre più sofisticati che consentiranno di “vedere” l’ambiente circostante, ma anche di software embedded con algoritmi di intelligenza artificiale che consentiranno all’auto di prendere in autonomia alcune decisioni a supporto della guida, come ad esempio scegliere di frenare per evitare ostacoli, oppure, in scenari più futuristici, di guidare senza conducente.
Per raggiungere questo obiettivo a medio periodo, è necessario avviare progetti di ricerca e sviluppo prima in ambienti simulati, poi su strada. Per quanto riguarda la simulazione, Teoresi ha realizzato un ambiente virtuale in grado di emulare in modo realistico la dinamica del veicolo e le strategie di controllo cooperativo. Questo simulatore consente di allenare gli algoritmi e testare le performance dei veicoli in scenari smart road di traffico realistico. Nella seconda fase, queste tecnologie di guida autonoma vengono installate in un veicolo reale, che sarà testato nei prossimi mesi all’interno del circuito smart road di Torino City Lab. Per questa fase Teoresi ha scelto di installare le proprie tecnologie su Yoyo, city car elettrica realizzata da XEV, che potrà così diventare una vettura autonoma.
La sinergia tra produttori di auto come XEV e società di engineering come Teoresi mostra sia la centralità del capoluogo piemontese nell’ambito della sperimentazione a guida autonoma, sia la necessità per chi produce veicoli di collaborare con le aziende che da anni lavorano per lo sviluppo e l’applicazione di nuove tecnologie, connettività e funzioni. L’obiettivo, infatti, è comune: rendere le smart car sempre più efficienti e adatte alle esigenze del mercato, in grado di muoversi con sicurezza sulle strade del futuro.