E’ made in Italy la mascherina smart che si connette al telefono
MILANO – Nasce in Italia la mascherina capace di dialogare con lo smartphone: si chiama Narvalo Urban Mask ed è un progetto dato dalla start up Narvalo della Scuola del Design del Politecnico di Milano, sviluppata grazie al programma Switch2Product di PoliHub, e realizzata in collaborazione con BLS: un’azienda italiana con sede a Cormano (MI) specializzata da oltre cinquant’anni nella produzione di dispositivi di protezione delle vie respiratorie.
Il dispositivo, interamente made in Italy, è classificato come mascherina protettiva FFP3, ma a renderlo unico sono le sue qualità antismog e anti virus, unite alla capacità di dialogare con la app dedicata, per monitorare la qualità dell’aria dell’ambiente circostante. Questa è disponibile per iOS e Android dal 10 luglio che, grazie al GPS dello smartphone, è in grado di restituire un quadro molto chiaro sulla qualità dell’aria respirata durante il proprio tragitto.
È un utile accessorio per chi si muove in bici, scooter, a piedi, proteggendo la propria salute senza rinunciare a comfort, stile e design. La particolarità è la presenza di una valvola di espirazione studiata per assicurare grande traspirabilità poiché capace di massimizzare il deflusso d’aria, evitando eccessivi accumuli di calore e umidità all’interno: filtra il 99,9% degli agenti inquinanti oltre a virus, batteri, polveri ed odori, grazie allo strato in carbone attivo. La mascherina Narvalo è così in grado di proteggerci mediante droplet e particelle di aerosol, nonché di filtrare pollini ed altre particelle che causano reazioni allergiche, incrementando il comfort di respirazione.
Inoltre, internamente alla confezione della Narvalo Urban Mask, è presente un tappo “anti-Covid” che, se applicato, blocca la fuoriuscita di goccioline anche durante l’espirazione: può essere facilmente rimosso quando non necessario e applicato, invece, nei luoghi affollati o dove lo impone la normativa, per assicurare protezione per se stessi e gli altri.
Per la fine dell’anno è inoltre previsto il rilascio della versione “Active” della maschera, ancora più tecnologica poiché equipaggiata con una valvola elettronica dotata di una ventola di estrazione intelligente e di sensoristica a bordo. La maschera diventerà così un device IoT di ultima generazione.
Questo progetto dimostra come le collaborazioni tra le imprese e le università, la costante ricerca e sviluppo della tecnologia, possano dar vita a gradi innovazioni che segneranno le generazioni future.