TORINO – La papaccella di Pomigliano “star” a Terra Madre 2022, il Salone del Gusto di Torino, il più grande evento internazionale dedicato al cibo buono. E’ uno dei prodotti presidio Slow Food Agricola Bruno Sodano dell’azienda agricola Bruno Sodano che da oltre un secolo coltiva cinque ettari di terreno proprio a Pomigliano d’Arco, lavorando con passione nel settore, generazione dopo generazione. . Lo scopo dell’azienda è quello di coltivare i prodotti locali, privilegiando alcuni ecotipi di ortaggi di grande valore ormai quasi scomparsi. Tra i prodotti coltivati si trova, in primis, la papaccella napoletana, un peperone carnoso e molto saporito, dal profumo intenso che viene gustato fresco, arrostito, ripieno, ma soprattutto che viene impiegato per le tradizionali conserve sott’aceto e sott’olio. Tra i prodotti coltivati dall’azienda si possono trovare il pomodoro S. Marzano, la zucca lunga napoletana, il fagiolo cannellino, il fagiolo a formella, il fagiolo rosso di Suessola, le melanzane napoletane, le albicocche Baracca e Ceccone e le noci di Sorrento. Sono tutti prodotti e varietà locali che l’azienda vuole valorizzare e fare conoscere. Bruno, il titolare, alterna le produzioni e ha anche puntato sul pomodorino giallo a grappolo, che ben si accosta al pesce e sul pomodorino nero tigrato, dalle alte proprietà antiossidanti. L’azienda agricola aderisce alla comunità Slow Food e vanta ben tre presidi. Uno degli eventi a cui partecipa l’impresa è “Le vie dei presidi”, un evento che offre ai consumatori il diretto contatto con il produttore, nel corso del quale, oltre alla spiegazione dei prodotti e alle modalità di coltivazione, viene data ai partecipanti l’opportunità di degustare i prodotti proposti e di acquistarli direttamente in azienda. L’azienda partecipa, inoltre, a una serie di eventi Slow Food e a incontri con le scuole per spiegare i metodi di coltivazione, con piccoli laboratori per scuole elementari e superiori.
La papaccella di Pomigliano d’Arco di Bruno Sodano “star” del Salone del Gusto di Torino
© foto dalla pagina FB di Bruno Sodano