(PRIMAPRESS) – MODENA – La città estense, si conferma ancora essere la Motor Valley dove la passione per i motori si misura in pubblico come nel caso della settima edizione di Modena Motor Gallery che ha richiamato 11.000 visitatori nei due giorni di fiera. Auto d’epoca, raduni e memorabilia ma anche vetture futuristiche e moderne, e ospiti come Horatio Pagani e Mauro Forghieri che da direttore tecnico della casa del Cavallino ha condiviso 4 titoli mondiali piloti, sono stati gli ingredienti del successo della rassegna modenese nei padiglioni della Fiera.“Il successo di pubblico – dice Mauro Battaglia, l’Ad di VisionUp che ha creato ed organizzato la felice formula del Modena Motor Gallery – sta nel fatto di mettere in mostra il meglio della nostra storia dell’auto, apprezzata in tutto il mondo ma allo stesso tempo guardare al futuro e all’innovazione e all’evoluzione della mobilità su due e quattro ruote passando tra nuovi materiali e ricerca in tutto il settore dell’automotive”.Tanti i contenuti: dalle mostre tematiche sulle de Tomaso a quella sugli anni 1950-1940, con il felice inserimento, quest’anno di un’esposizione dedicata ai modelli futuristici di ieri e di oggi. E poi, ancora, la mostra mercato, la mostra delle supercar di Horacio Pagani, autentici capolavori in fibra di carbonio, ma anche le gare di regolarità come il “Gran Premio di Modena, sulle strade di Enzo”, evento dinamico organizzato dal Circolo della Biella e raduno delle A112 che ha siglato il record europeo ben 92 esemplari esemplari presenti, per la soddisfazione della Scuderia Modena Corse. E poi ancora, memorabilia, ricambi, oggettistica, libri destinati a rievocare il passato di marchi gloriosi, ma anche esposizioni di quadri e opere d’arte a tema motoristico hanno trasformato per due giorni Fiera Modena in un luogo magico dove immergersi completamente nei propri sogni Modena Motor Gallery punta a diventare un luogo dove passare ore gradevoli tra il sogno di acquistare un’auto degli anni Sessanta, sfogliare un libro, ascoltare un personaggio famoso, ritrovare la vettura della propria infanzia.
– (PRIMAPRESS)