MILANO – È stato lanciato Gratosoglio Startup, progetto del Municipio 5 del Comune di Milano in collaborazione con le realtà educative di Gratosoglio (www.gratosogliostartup.it/). Attraverso una tre giorni di seminari che si terranno nel mese di settembre, mira a stimolare la creazione di idee imprenditoriali negli abitanti del quartiere e in chiunque voglia avviare un’impresa in un’area posta sì ai margini della città, ma tutt’altro che marginale. La scommessa: dare forma a nuove imprese come opportunità concreta nella rigenerazione del quartiere.
Spiega Alessandro Bramati, presidente del Municipio 5: «Sento forte il compito di favorire e accompagnare tutti i processi virtuosi che nascono dal territorio e questo è lo spirito che contraddistingue il lavoro che da anni svogliamo con il Tavolo Territoriale per le Politiche Sociali ed Educative del Municipio 5. Un lavoro che mette al centro la persona e crea sinergia tra chi quotidianamente è impegnato nella risposta ai bisogni dei nostri cittadini. Sollecitare e accompagnare la realizzazione di startup non risolve i problemi lavorativi dei giovani di Gratosoglio, il quartiere a sud di Milano. Può rappresentare, però, un segno per invertire la rotta fuori dalla logica dell’assistenzialismo e contro il disfattismo oggi diffuso. Costruire un’opportunità di lavoro a Gratosoglio può spezzare l’isolamento e fare del quartiere un modello e una risorsa per la città».
Il progetto, realizzato in collaborazione con Associazione Piccolo Principe Onlus, Associazione L’Impronta, Cooperativa Sociale Lo Scrigno e Oratori delle Parrocchie di Gratosoglio, prevede tre seminari formativi completamente gratuiti a cura di Speed MI Up, l’incubatore di Università Bocconi e Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi con il supporto del Comune di Milano.
Il 10, 12 e 19 settembre, presso il CAM – Centro Aggregativo Multifunzionale Gratosoglio (Via Saponaro 30, tram 3 e 15), i docenti di Speed MI Up spiegheranno che cos’è una startup, come si passa dall’idea al progetto d’impresa, come trovare e convincere gli investitori. I partecipanti ascolteranno le testimonianze delle startup che fanno parte dell’incubatore e potranno generare nuove idee imprenditoriali sottoponendole a una giuria qualificata.
Al termine del percorso formativo sarà presentato un bando della durata di 60 giorni grazie al quale chiunque potrà presentare la propria idea di business. Uniche condizioni: il luogo dell’incubazione dovrà essere il quartiere Gratosoglio e i partecipanti dovranno avere almeno 16 anni di età ed essere residenti a Milano. Una commissione valuterà i progetti e, nel mese di febbraio 2020, tre di essi saranno selezionati per passare alla fase di incubazione lunga 12 mesi e pressoché gratuita.
L’iniziativa mira a fornire agli abitanti del quartiere e ai milanesi che intendono operare a Gratosoglio gli strumenti per creare un’impresa. «Il progetto vuole promuovere una cultura del talento fatta di ingegno, fantasia, capacità, ma anche la consapevolezza che sempre e in ogni campo per realizzarsi sono indispensabili fatica e sacrifici», spiega Andrea Miotti dell’associazione onlus Impronta.
Dice Antonella Pasquini, presidentessa della Cooperativa Sociale Lo Scrigno: «Apriamo ai giovani di Gratosoglio alla ricerca di una positiva identità sociale e lavorativa, un’opportunità unica di mettersi in gioco in prima persona, con un accompagnamento educativo che supera la prospettiva assistenziale e diventa supporto alla autoimprenditorialità».
Marilena Giovannelli, socia fondatrice dell’Associazione Piccolo Principe Onlus: «Ogni giorno pensiamo e proponiamo esperienze di crescita ai ragazzi, esperienze formative che facciano scoprire ogni aspetto di sé. Fa parte della crescita della persona anche l’esperienza lavorativa, quella che ti fa mettere i piedi nell’indipendenza, nell’autonomia e nella sperimentazione totale di te ormai diventato grande. I ragazzi devono poter fare questo passo e avere un lavoro in cui mettere alla prova tutto ciò che hanno fatto proprio, imparato e interiorizzato, un lavoro in cui far crescere i loro sogni e realizzare i desideri alimentati ogni giorno».
Spiega Don Giovanni dell’Oratorio delle parrocchie di Gratosoglio: «L’idea di una startup a Gratosoglio nasce come una scommessa di rigenerazione delle agenzie educative che lavorano in esso a partire dalla valorizzazione delle intelligenze dei giovani. Il quartiere custodisce storie inattese che a volte generano idee rivoluzionarie: adesso è il momento di testarle anche nel campo dell’imprenditoria». Affinché Gratosoglio non sia solo un luogo da cui partire, ma anche un luogo dove arrivare.