(PRIMAPRESS) – ROMA – “Amo il parmigiano, peccato che dobbiamo imporre tariffe”. Così si era espresso Lawrence Kudlow, il consigliere economico di Donal Trump durante l’incontro tra il presidente Usa e Sergio Mattarella di mercoledì scorso alla Casa Bianca.Mattarella aveva reagito con parole dure nella conferenza stampa tenuta dai due presidenti ma queste non hanno sortito alcun effetto su una precisione ormai presa. Ed oggi 18 ottobre, è arrivato il giorno in cui scatteranno i dazi per un valore di 7,5 miliardi di dollari ai beni dei Paesi dell’Unione Europea. Sono aggravi sui prezzi di esportazione che interessano principalmente Italia,Germania, Francia, Spagna e Regno Unito. I dazi, dunque, sono entrati in vigore un minuto dopo la mezzanotte ora locale, alle 06.01 ora italiana. La misura è stata decisa dell’amministrazione come risarcimento per i fondi pubblici ad Airbus.Nella black-list ci sono formaggi made in Italy come parmigiano e pecorino, dalla Spagna formaggio fresco, olive e olio d’oliva, dalla Francia vino e formaggio, dalla Germania, caffe’, biscotti e waffle, dal Regno Unito, whisky e dolci. Ma la lista è lunga e riguarda più di venti Paesi dell’Unione. Ora si attendono le mosse dell’Unione Europea che appaiono già molto tardive perché i prodotti tassati dall’America faranno perdere in pochi giorni milioni di euro. – (PRIMAPRESS)