ROMA – Lanciata con successo questa mattina, dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, la missione Ixpe per lo studio dei fenomeni estremi dell’universo. La missione vede ancora una volta insieme la Nasa e l’Agenzia Spaziale Italiana con la partecipazione anche dell’ Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).
Per il lancio, avvenuto alle 7.00 ora italiana, è stato utilizzato un vettore Falcon 9 della società privata SpaceX.
Ixpe aprirà una nuova finestra sull’astrofisica e sul cosmo e si tratta della prima missione interamente dedicata allo studio dell’universo attraverso la polarizzazione dei raggi X.
Per fare ciò Ixpe utilizzerà una tecnologia tutta italiana.
Infatti, nel dettaglio, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) ha il coordinamento scientifico, mentre l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn), con l’Inaf e il supporto dell’Asi, ha ideato e sviluppato lo strumento che costituisce il cuore della missione, il Global Pixel Detector (Gpd). Alla parte scientifica, infine, collabora anche l’Università di Roma Tre.