(PRIMAPRESS) – ROMA – Le ragioni dello sciopero delle organizzazioni di categoria dei benzinai risiedono nel fatto che il comparto sempre più automatizzato è penalizzato da una serie di prescrizioni che riducono all’osso i margini del profitto di gestione. Lo sciopero dicono le sigle di categoria viene operato “per provare ad invertire una tendenza che ha come obiettivo la scomparsa della categoria: dalla fatturazione elettronica, all’introduzione degli ISA, che risultano fortemente penalizzanti per i gestori carburanti (che percepiscono un margine che non supera il 2% del prezzo pagato dagli automobilisti), ai registratori di cassa telematici per fatturati di 2 mila euro l’anno, all’introduzione di Documenti di trasporto (Das) e modalità di registrazione giornaliera, in formato elettronico, da digitalizzare a mano: tutti adempimenti inutili fatti per scaricare sull’ultimo anello della filiera, il più debole, oneri e costi e finanche provvedimenti penali per errori formali”.”Nonostante la dichiarazione di sciopero fosse nota da settimane – aggiungono i gestori – il Ministero ha dimostrato la sua totale assenza sul terreno del confronto, mostrando disinteresse e superficialità verso un settore che garantisce la mobilità dei cittadini, il servizio agli automobilisti, dalla grande viabilità sino alle aree interne del paese”. – (PRIMAPRESS)