(PRIMAPRESS) – TRIPOLI – Tutto da ricominciare in Libia dopo la violazione della tregua da parte del generale Khalifa Aftar. Almeno sette uomini delle forze vicine al Governo di accordo nazionale del premier libico, Fayez al Serraj, sono morte nei violenti scontri avvenuti a sud della città Stato di Misurata. Il governo libico, riconosciuto dall’Onu ha accusato le truppe di Haftar di aver violato la tregua che era stata decisa nella Conferenza di Berlino. Gli scontri sono avvenuti nelle città costiere di Al Hisha, Wed Zumzum e Abu Qurain a sud della città situata a 200 chilometri a est di Tripoli. Lo riportano fonti delle milizie alleate al governo di Tripoli, riconosciuto a livello internazionale. Le forze di Haftar stanno avanzando a circa 120 chilometri a est di Misurata, vicino alla città di Abugrain. Allo stesso tempo, un ufficiale delle forze di Haftar ha fatto sapere di aver strappato il controllo di due città, Qaddaheya e Wadi Zamzam, proprio sulla strada per Abugrain. Il nuovo bollettino pubblicato oggi 27 gennaio dalla Noc, la compagnia petrolifera nazionale libica, parla di una diminuzione della produzione di petrolio in Libia scesa a poco più di 284mila barili al giorno rispetto agli 1,22 milioni prodotti prima del 18 gennaio. – (PRIMAPRESS)
Fonte: PrimaPress.it