ROMA – La facoltà di medicina dell’Università Campus Bio-Medico di Roma inizierà ad adottare il BioMedical Admissions Test (BMAT) per selezionare i candidati al Corso di Laurea insegnato in lingua inglese.L’Università Campus Bio-Medico di Roma diventa così la prima università privata in Italia ad usare il test BMAT. Il test verrà utilizzato per la selezione dei candidati al “Master’s Degree program in Medicine and Surgery”, un corso di laurea a ciclo unico della durata di 6 anni totalmente in lingua Inglese. Sviluppato da Cambridge Assessment Admissions Testing, parte della University of Cambridge, il test BMAT viene utilizzato da numerose università in tutto il mondo per selezionare i candidati ai corsi diMedicina, Odontoiatria e Ingegneria Biomedica. Il test consente di verificare delle competenze chiave come pensiero critico, problem solving e l’applicazione pratica di quelle competenze scientifiche essenziali per portare avanti con successo dei corsi dilaurea così impegnativi. “Il test BMAT rappresenta una certificazione rigorosa capace di fornire uno standard affidabile per comparare le conoscenze dei candidati internazionali”, spiega il Professor Giorgio Minotti, Preside del Dipartimento di Medicina e Chirurgia. “Permette inoltre alla nostra Università di entrare a far parte di un network di alto valore capace di
fornire ai candidati una ulteriore opportunità di studiare Medicina senza lo stress della preparazione di un test di ammissione differente”.Il test BMAT è stato avviato nel 2003: adottato in origine da tre università nel Regno Unito, oggi viene usato da più di 30 università in 11 paesi diversi, tra cui Malesia, Olanda, Polonia e Thailandia.“L’Università Campus Bio-Medico di Roma è l’ultima di una serie di università che in tutto il mondo hanno iniziato ad utilizzare BMAT come parte del loro processo di ammissione”, aggiunge Andy Chamberlain, Head of Cambridge Assessment Admissions Testing. “Questo aspetto ci incoraggia, poiché siamo sicuri che l’adozione di BMAT aiuterà l’Università nell’assicurare un processo di selezione giusto e imparziale in grado di discernere le abilità di diversi candidati che sulla carta sembrano avere eguali capacità e requisiti. Sono certo che il test non solo aiuterà il team di ammissione dell’università, ma allo stesso tempo rafforzerà la prossima generazione di studenti di medicina provenienti da università italiane”.