(PRIMAPRESS) – ROMA – Il ‘Mondo di mezzo’ non era un’associazione di stampo mafioso. E’ la Cassazione a dirlo con la sentenza arrivata questa sera e che sottrae la pesante accusa per Salvatore Buzzi e Massimo Carminati nel processo “Mafia Capitale”. La sesta sezione penale aveva al vaglio la posizione di 32 imputati, di cui 17 condannati dalla Corte d’Appello di Roma, lo scorso anno, a vario titolo per mafia (per associazione a delinquere di stampo mafioso, o con l’aggravante mafiosa o, ancora, per concorso esterno). L’accusa, mossa dalla procura di Roma, ruotava attorno alla costituzione di una “nuova” mafia, con propaggini nel mondo degli appalti della Capitale. Mercoledì scorso la procura generale della Cassazione aveva chiesto la sostanziale convalida della sentenza d’appello. ‘Mondo di mezzo non fu mafia’ La Sesta sezione penale della Cassazione ha quindi negato il carattere mafioso dell’associazione guidata da Salvatore Buzzi e Massimo Carminati. Mafia capitale, difesa Carminati: c’è un giudice a Berlino “Il reato di mafia è caduto per manifesta infondatezza. Finalmente c’è un giudice a Berlino”. Lo ha dichiarato l’avvocato Francesco Tagliaferri, difensore dell’ex esponente Nar Massimo Carminati. Difesa Gramazio: invenzione giuridica “Una cosa è certa: la mafia in questo processo non esiste, è un’invenzione giuridica fatta a freddo”. Lo ha dichiarato Valerio Spigarelli, difensore di Luca Gramazio, l’ex consigliere regionale Pdl al quale in appello era stato riconosciuto il reato di associazione di stampo mafioso. – (PRIMAPRESS)