ROMA – È giunta ieri sera la notizia che Arera ha approvato un provvedimento di urgenza per la sospensione del pagamento di bollette e avvisi di pagamento di acqua, rifiuti luce e gas (compresi il gpl e altri gas distribuiti per mezzo di reti canalizzate) a favore delle popolazioni dell’Emilia-Romagna colpite dagli eccezionali eventi meteorologici.
La delibera in oggetto, la n. 216/2023/R/com riguarda tutte le utenze nei Comuni danneggiati dagli eventi calamitosi dal 1° di maggio, a cui si aggiungono i disastri degli ultimi giorni. La delibera, specifica l’autorità, sarà applicata dalla data di emanazione da parte delle autorità competenti dei provvedimenti per l’identificazione dei Comuni coinvolti.
Saranno sospese le fatturazioni emesse o da emettere con scadenza a partire dal 1° maggio 2023, comprese le eventuali fatture relative ai corrispettivi previsti dai venditori o dai gestori del Servizio Idrico Integrato per allacciamento, attivazione, disattivazione, voltura o subentro.
A questo si aggiunge, la sospensione dei distacchi per morosità, al fine di garantire la fruizione dei servizi essenziali nelle aree colpite.
Una notizia positiva, che accoglie pienamente le nostre richieste e che rappresenta solo il primo passo di un lungo elenco di provvedimenti straordinari che dovranno essere disposti a sostegno delle popolazioni interessate dalle alluvioni ed esondazioni avvenute in questi giorni.
Provvedimenti relativi alla sospensione del pagamento di rate e mutui (come alcuni istituti stanno già predisponendo autonomamente), nonché alla deroga di ogni scadenza o adempimento fiscale.
Successivamente, come abbiamo chiesto già in una nota, sarà il momento di costituire un tavolo per affrontare l’emergenza e iniziare la ricostruzione, prevedendo contributi a fondo perduto per sostenere le famiglie e l’economia nelle aree colpite.
In molti casi non è necessario attendere il Governo per aiutare i cittadini coinvolti: in questo senso ci rivolgiamo alle istituzioni locali e regionali, agli istituti bancari e aziende affinché, ognuna per quanto in suo potere, disponga sospensioni e agevolazioni a favore delle popolazioni colpite da questa grave tragedia. Ci auguriamo, in tal senso, che altri seguano l’esempio di alcune banche (da Unicredit a Bper, da Intesa Sanpaolo a MPS a Credem) che già hanno disposto, in varie forme, la sospensione del pagamento delle rate di mutui e prestiti per chi ha subito danni, oltre che l’avvio di piani di credito a fondo perduto o in forma agevolata per la messa in sicurezza e la ricostruzione.